lunedì 30 giugno 2025

"LA GIRANDOLA" (2025) A CASTELSANTANGELO

 Una tradizione secolare che si rinnova ogni anno, il 29 di Giugno, in occasione della Festa dei Santi Patroni Pietro e Paolo della Roma - "Caput Mundi". La tradizione popolare la fa risalire a Michelangielo e vi sono evidenze pittoriche a partire dal 1600 che avvalorano questa tradizione (vedasi ad esempio Giovanni Maggi, Girandola a Castel Sant'Angelo (1600); oppure  La girandola nel 1775 a Roma, dipinta da Jakob Philipp Hackert di cui si riporta l'immagine seguente).



Anche quest'anno la tradizione è stata rispettata e le istantanee che seguono ne sono una testimonianza fotografica  di coloro (Annalisa e Tommaso) che hanno assistito all'evento.
















Grazie ad Annalisa e Tommaso per queste belle immagini messe a disposizione di tutti.

mercoledì 4 giugno 2025

In attesa dell'Aurora Boreale si ritrova l'Orsa Maggiore da cui imparare dove si trova la Stella Polare

Non è un fatto nuovo che le emissioni di massa coronale nel corso del naturale ciclo solare, se di sufficiente potenza come è accaduto tra il 1 e 2 giugno 2025, possono dare luogo ad aurore boreali che talvolta sono divenute visibili anche nel centro-sud Italia. Nella speranza di poter assistere a questo spettacolo straordinario per molti versi, due giovani hanno fatto le quattro del mattino sulle montagne del Gran Sasso. Le attese aurore boreali non le hanno viste, ma sono tornati a casa con qualche foto di un cielo stellato non più visibile nei centri cittadini a causa dell'inquinamento luminoso, che in qualche misura sembra affliggere anche le più alte montagne dell'Appennino.

In una di tali foto è visibile il Grande Carro dell'Orsa Maggiore, ma non bene il Piccolo Carro e quindi la stella Polare. Fornendo tale foto a ChaGPT è stato chiesto di individuare e marcare la posizione del Piccolo Carro e della Stella Polare. Ed ecco un estratto del risultato in Fig. 1....(aldilà dell'errore di scrittura con "Litte" invece di "Little"- Anche ChatGPT sbaglia e questo lo rende più "Umano"👼! )

                                    Fig. 1 - Immagine restituita da ChatGPT dopo la richiesta


    Fig. 2 - Uno stralcio ingrandito di Fig. 1

"Piccolo Carro" è il nome informale per l'asterismo (una sequenza di stelle riconoscibile) che fa parte della costellazione dell' "Orsa Minore". Nello specifico, si riferisce alle sette stelle più luminose della costellazione dell'Orsa Minore (poco visibili nella foto, cosa che ha motivato la richiesta a ChatGPT). Queste stelle compongono una forma che ricorda un piccolo mestolo, simile al Grande Carro nella costellazione dell'Orsa Maggiore.

Interrogato sul metodo utilizzato per il posizionamento della stella Polare e del Piccolo Carro, ChatGPT risponde nel modo seguente:

Per quanto riguarda la posizione del Piccolo Carro e della stella Polare:

  • Il posizionamento è stato fatto usando una combinazione di riferimento angolare e geometrico rispetto al Grande Carro. Le due stelle più esterne della “ciotola” del Grande Carro (Dubhe e Merak) puntano verso la Polare. Questa è una regola astronomica ben nota e precisa, quindi il tracciamento verso la Polare è stato fatto seguendo quella direzione.

  • Una volta identificata la Polare, il Piccolo Carro è stato stimato con proporzioni e angoli tipici, tenendo conto delle posizioni relative delle sue stelle rispetto alla Polare. Tuttavia, trattandosi di una foto reale e non di una mappa stellare interattiva, potrebbe esserci un piccolo margine d’errore nella disposizione.

In Fig. 2 è riportato uno stralcio ingrandito dove à mostrata la menzionata "regola astronomica ben nota e precisa", che sicuramente è sufficiente per l'orientamento del "viandante sperduto", ma non per il tracciamento verso la Polare in problemi di astronomia, anche se, di fatto,  poi si  segue quella direzione. Di sicuro ChatGPT è in grado già al suo stadio di sviluppo attuale di fare meglio di quanto qui mostrato, ma ciò richiederebbe tempi di impegno del sistema e di elaborazione molto più lunghi, di quelli già lunghi, per giungere a quanto qui sopra mostrato.

Grazie al sacrificio dei due giovani citati sopra, che hanno fatto le quattro del mattino, si riporta qui di seguito in Fig. 3, per concludere,  una foto presa in quella notte della nostra Via Lattea, molto ben visibile. 


                                                                    Fig. 3 Via Lattea

Secondo ChatGPT, che ha analizzato questa immagine in Fig, 3:“La Via Lattea appare come una fascia luminosa che attraversa il cielo, densa di stelle e attraversata da zone oscure, come quelle visibili al centro della foto. L'immagine mostra anche una probabile meteora o satellite nella parte bassa, a sinistra.” Più in particolare :

Segni distintivi della Via Lattea presenti nell'immagine:

  1. Fascia luminosa irregolare e diffusa:

    • Al centro dell'immagine si nota una striscia chiara e densa di stelle che attraversa la foto in diagonale.

    • Questa è una delle firme più caratteristiche della Via Lattea: è il piano della nostra galassia, visto dall’interno.

  2. Zone scure (nebulose oscure):

    • Ci sono aree più scure all'interno della fascia luminosa, in particolare nella parte centrale e inferiore. Queste sono nubi di polveri interstellari che oscurano la luce delle stelle dietro di esse.

    • Un esempio noto di queste strutture è la "Fessura del Cigno" (Cygnus Rift), visibile nella parte nord della Via Lattea.

  3. Alta densità di stelle:

    • Rispetto al resto del cielo, la fascia della Via Lattea mostra una concentrazione nettamente più alta di stelle.

    • La loro disposizione non è casuale: seguono una struttura più o meno allineata, coerente con la forma della galassia.

  4. Colore giallastro/marroncino tenue:

    • La parte centrale mostra una leggera sfumatura giallo-marroncina, tipica della zona del bulbo galattico, dove ci sono molte stelle vecchie e polveri.

  5. Scia luminosa obliqua in basso (possibile meteora o satellite):

    • Verso il basso a sinistra, si nota una linea sottile chiara che attraversa parte dell’immagine: potrebbe trattarsi di una meteora, oppure di un satellite/artificio luminoso, visibile durante l'esposizione.

e dulcis in fundo:

Al centro della nostra galassia si trova un buco nero supermassiccio chiamato Sagittarius A*, con una massa pari a circa 4,3 milioni di volte quella del Sole. Questo buco nero si trova nella direzione della costellazione del Sagittario, dove osserviamo anche la parte più luminosa e densa della Via Lattea. Anche se oggi è relativamente tranquillo, (in passato potrebbe essersi comportato, o) in futuro potrebbe comportarsi come un AGN, un nucleo galattico attivo capace di emettere enormi quantità di energia.

venerdì 14 marzo 2025

RIFLESSIONI SU UN EVENTUALE "NUOVO NUCLEARE IN ITALIA"

 Sull'argomento di UN EVENTUALE "NUOVO NUCLEARE IN ITALIA"si forniscono di seguito due link per una riflessione:

1) Ad un articolo di Paolo Allievi apparso sulla Rivista dell'Ordine degli Ingegneri di Roma e reperibile al https://ioroma.info/pubblicazioni/rivista-4-2024-2/  di cui si riporta di seguito uno stralcio di sintesi:



2) Ad una conversazione sostenuta in data odierna con ChatGPT reperibile al  https://chatgpt.com/c/67d4123a-c120-8000-b5d4-009add210094 dove è stata posta la seguente domanda :

<<1) Quali sono le Riserve di Uranio stimate oggi nel Mondo e quanto possono ancora durare al tasso di sfruttamento attuale e con le attuali tecnologie? 2) Supponendo che lo sfruttamento dell'Energia Nucleare per produzione elettrica, da oggi in poi aumenti secondo la crescita media mondiale di PIL, ma attraverso tecnologie autofertilizzanti si siesca a utilizzare al 100% delle risorse, ossia tutto l'uranio (235 e 238, nonchè il plutonio prodotto già e da produrre con nuove tecnologie) quanti anni di produzione nucleare sarebbero assicurati ancora? 3) puoi per favore fornire fonti e riferimenti di dati e stime? >> ,

ricevendo come Conclusioni la seguente risposta riportata in stralcio:

  1. Riserve attuali: Le riserve “commercialmente estraibili” sono stimate intorno ai 5–6 milioni di tonnellate, che a consumo costante garantirebbero circa 80–100 anni di produzione.
  2. Scenario autofertilizzante: Utilizzando tecnologie in grado di sfruttare l’intero potenziale del combustibile (inclusi U-238 e plutonio) e ipotizzando una crescita annua della domanda del 3%, le risorse potrebbero estendersi, in linea di massima, fino a circa 170 anni.
  3. Riferimenti: Le stime si basano su analisi riportate nel Red Book (IAEA/NEA), nei report della World Nuclear Association e documenti della OECD/NEA.

Questi risultati sono naturalmente approssimativi e dipendono da molte variabili – tecnologiche, economiche e politiche – che possono evolvere nel tempo.

Un "Bravo" all'Ing.  Allievi, poichè torna l'ordine di grandezza della prospettiva temporale della durata delle risorse (170 anni) anche se stimate tramite AI. Comunque è bene  ricordare che l'arricchimento per es. per EPR (ma forse anche per AP1000) può arrivare a 4 o 4,5% e quindi più elevati volori di burnup che riducono l'entità della prospettiva temporale. In ogni caso il nucleare futuro non sarà come quello che abbiamo già conosciuto  (labour intensive), ma piuttosto sarà uno o più SMR/AMR ricaricaribili in fabbrica e non in sito (quindi capital intensive) così il prezzo dell'energia non verrà sostanzialmente stabilito  localmente. Ancora complimenti a Paolo per il lavoro svolto. 

 P.s. Comunque le riserve sono funzione dell'energia impiegata per l'estrazione etc. ed è probabile che in futuro vengano riviste al rialzo.🙋‍♂️