sabato 18 settembre 2021

Trade-off between CO2 Increase and Planet Greening ---- Trade-off (compromesso di scambio) tra Aumento della CO2 e Rinverdimento del Pianeta

Trade-off between CO2 Increase and Planet Greening


This seems to be an established fact! - (Source NASA) -The CO2  makes the planet greener and reduces the desertification of an area of 700,000 square kilometers (like France and Germany together) - (Source NASA) - The question is : can we talk about CO2 as an element of trade-off between global warming and desertification?

The greening seems to be caused by CO2 for 70% and observed through monitoring in 30 years of our time. One also wonders if the remaining 30% includes anthropogenic factors, given that many of the most densely populated areas are the greener ones. While it may be true that man chooses the greenest areas to live in, it could also be true that man with his presence greenens (or contributes to greening) the areas in which he lives. Finally, greening (and CO2) contributes to improving agricultural production.

From the figure it can be seen that the hottest belt on the planet (see hatch in blue), except for the Saharan desert, is generally the greenest one and the Saharan desert area itself appears rather an "anomalous" part, which, however, would be said to be destined to a progressive recovery.

Source: https://wattsupwiththat.com/2021/02/25/nasa-vegetation-index-globe-continues-rapid-greening-trend-sahara-alone-shrinks-700000-sq-km/



Trade-off (compromesso di scambio) tra Aumento della CO2 e Rinverdimento del Pianeta

Sembra si tratti di un fatto accertato! -(Fonte NASA) - La CO2 rinverdisce il pianeta e riduce la desertificazione di un'area di 700000 Kmq (come Francia e Germania insieme). La domanda è: si può parlare della CO2 come elemento di trade-off tra riscaldamento globale e desertificazione?

Il rinverdimento sembra causato dalla CO2 per il 70% e constatato attraverso monitoraggio in 30 anni del nostro tempo. Ci si chiede anche se il restante 30% includa fattori antropici, visto peraltro che molte delle aree più intensamente popolate sono quelle più verdi. Se da un lato può essere vero che l'uomo sceglie le aree più verdi per abitarci, potrebbe essere vero anche che l'uomo con la sua presenza rinverdisce (o contribuisce a rinverdire) le zone in cui abita. Infine, il rinverdimento (e la CO2) contribuisce a migliorare le produzioni agricole.

Dalla figura si nota che la fascia più calda del pianeta (vedi tratteggio in blu), salvo il deserto sahariano, è quella generalmente più verde e la stessa zona desertica sahariana appare piuttosto una parte "anomala", che però si direbbe destinata ad un progressivo recupero.

giovedì 9 settembre 2021

PANDEMIA E LOCKDOWN FUNZIONALI ALLA TRANSIZIONE ENERGETICA?

 In molti lo hanno ipotizzato e ne hanno scritto. Ma, a giudicare da ciò che fa intravedere ENEA, se fosse vero quel legame funzionale, sarebbe meglio cambiar strada subito! I sostenitori della decrescita felice, qualora pensassero che essa può essere imposta "autocraticamente" o in modo "nascosto" hanno trovato l'ennesima riprova che senza il "consenso" informato e ragionato in tutti i suoi aspetti, la DECRESCITA è obiettivo chimerico! Meditate Gente ... Meditate!


Vedasi ai link :


LA TENTAZIONE DEI GOVERNI: IMPORRE NUOVI LOCKDOWN E COSI' CONGELARE I CONSUMI - Vedi:


Una piccola NOTA per "Discussione" e qualche "Interrogativo":

L'energia che ci viene dal Sole, che sfruttiamo con il fotovoltaico, l'eolico, le biomasse, etc., entra nel sistema terrestre sotto forma di radiazione (visibile e non visibile, a diverse frequenze) e viene riemessa sotto forma di radiazione infrarossa, ceduta allo spazio molto freddo (sottozero) circostante il pianeta. Ma, se le emissioni di gas serra aumentano, anche gli impedimenti alla cessione di calore allo spazio freddo circostante aumentano e così aumenta la temperatura terrestre e quindi il riscaldamento globale.
Le giuste preoccupazioni per l'ambiente, però, non si risolvono con l'imperio o gli imperialismi! Tantomeno si risolvono con estremismi e negazionismi.  
L'energia utilizzabile sulla Terra, istante per istante, non nello spazio profondo (che è a temperature prossime allo zero assoluto, salvo nelle vicinanze di astri), ha un limite finito, oltre il quale rappresenterebbe sovraccarico per il riscaldamento globale; perché tutta l'energia che proviene dall'interno del sistema terrestre (radiazioni del nucleo, combustibili fossili, o anche altro di origine nucleare, antropica e non), alla fine è destinata a trasformarsi inevitabilmente in calore (quindi radiazione infrarossa da smaltire). Nella confusione creata ad arte a sostegno di campagne mediatiche per l'emergenza climatica, sembra che tutti si siano dimenticati dell'esistenza di questo limite fisico, finito e reale dell'energia istantanea (potenza) che può essere "installata" e utilizzata entro il sistema terrestre, foss'anche proveniente dalla fusione nucleare che ancora non è tecnologicamente disponibile. Il sistema terrestre non può sopportare consumi energetici illimitati; lo spazio profondo si (o quasi)! 
Perché, allora, anziché ragionare in termini di imperio e imperialismi, non proviamo a calcolarlo questo limite tutto "terrestre" e a diffonderlo , divulgarlo "scientificamente,"senza trucchi e senza inganni? Scienza e conoscenza implicano Verità; non mezze verità giustificate dai buoni propositi a giudizio di una élite che "pretende" di vedere più lontano tra i mortali. Dunque, Verità nella formulazione delle ipotesi e nella presentazione dei risultati! Ma, abbiamo avuto, specie in questo periodo di pandemia, buoni esempi al riguardo, allorquando in nome della Scienza si sono trovate sempre almeno due "verità" opposte, se non più? Solo l'evidenza sperimentale può rendere la Scienza tale? O si può ragionevolmente giungere ad essa per altra via (per es. teorico-matematica e iterativa)?
Solo a titolo di esempio potremmo porre la questione seguente e assumere che una delle componenti di tale limite sia quella "Demografica" (umana, tralasciando momentaneamente quella animale, oltre alla  componente "Astrofisica", "Geologica", etc.) . Se è vero che ogni persona, in media, una volta in vita, dissipa una energia corrispondente a 80 Watt, ciò significa che 7,5 miliardi di persone equivalgono a una potenza installata di circa 600 mila Megawatt? (600 Gigawatt) Che porzione rappresenta questa potenza rispetto al limite massimo sostenibile dal sistema terrestre? Si può calcolare un tale limite?
I disastrosi orientamenti, metodi adottati e sistemi di gestione delle informazioni su problemi di una così grande rilevanza (vedasi pandemia), insieme ad imperio ed imperialismi, hanno sinora prodotto soltanto che il popolo più numeroso sulla Terra, ossia quello Cinese, che aveva saggiamente posto un vincolo alla propria crescita demografica (1 solo figlio per famiglia), ha oggi mutato quel vincolo in termini fortemente peggiorativi (3 figli per famiglia). Quasi che ad un imperialismo della forza (occidentale) si oppone un imperialismo della demografia (orientale). Ora immaginiamo che lo stile di vita medio, riconosciuto oggettivamente "dignitoso", sia quello di avere una potenza elettrica pro-capite installata e disponibile di soli 500 Watt per persona, che si aggiungono agli 80 di cui sopra. Ciò porterebbe i 600000 Megawatt sopracitati a 4,35 Milioni di Megawatt (= 4350 Gigawatt). Si tratta di valori sostenibili se sommati a quelli delle altre componenti citate da calcolare? C'è un "consenso" sulla quantità di energia che è necessaria per uno sviluppo umano dignitoso e al tempo stesso sostenibile? Ad esempio talvolta  si ipotizza (vedi https://www.statista.com/statistics/859178/projected-world-electricity-generation-capacity-by-energy-source/ ) che al 2050 vi sarà una potenza elettrica installata (per usi umani) e funzionante pari a 14000 Gigawatt (oggi siamo alla metà con le fossili) che si sommerà a quella "Demografica" di allora; dati che peraltro lasciano pensare ad una potenza elettrica pro-capite installata e disponibile di 1400 Watt piuttosto che di 500, se pensiamo che al 2050 la popolazione mondiale è prevista essere intorno ai 10 miliardi.
L'ennesima riprova che senza il "consenso" informato e ragionato in tutti i suoi aspetti, la DECRESCITA è obiettivo chimerico! Meditate Gente ... Meditate! Tentare di raggiungerla con gli strumenti tradizionali della "forza" o dell'inganno, significherebbe la fine della Pace e forse non solo di quella precaria di cui "l'equilibrio del terrore atomico" ci ha fatto vivere sino ad oggi, nel bene e nel male! Oltretutto, poi, chi garantirebbe che un tale scenario energetico globale, inserito  nel più vasto contesto delle altre componenti ("Astrofisica", "Geologica", etc.) fornisce un affidabile quadro di SOSTENIBILITA'? Criterio che deve includere principi di cura e salvaguardia dell'ambiente, ma senza ignorare, anzi coniugando insieme ad essi le esigenze di vita dell'umana specie sulla Terra.