- il mondo che «insegue i piaceri e le voglie dell’io»
- il «misticismo isolato» e il «sentimentalismo devoto»
- la «paralisi della normalità» e «la sterile retorica dei “bei tempi passati”»
- fare «memoria» dell’incontro con il Signore, perché da quell’incontro «è nato il cammino di consacrazione»
- con gli anziani i giovani trovano «le radici del popolo» e «le radici della fede»
- non si può rinnovare l’incontro col Signore senza l’altro: mai lasciare indietro, mai fare scarti generazionali
- non c’è avvenire senza questo incontro tra anziani e giovani; non c’è crescita senza radici e non c’è fioritura senza germogli nuovi
- frenesia del vivere che «induce a chiudere tante porte all’incontro», spesso per paura, mentre rimangono «sempre aperte le porte dei centri commerciali e le connessioni di rete»
- «Non accada di guardare lo schermo del cellulare più degli occhi del fratello, o di fissarci sui nostri programmi più che nel Signore. Perché quando si mettono al centro i progetti, le tecniche e le strutture, la vita consacrata smette di attrarre e non comunica più; non fiorisce perché dimentica “quello che ha di sotterrato”, cioè le radici».
- «la vita consacrata libera l’affetto da ogni possesso
- la vita consacrata sceglie l’obbedienza umile come libertà più grande»
- avere il Signore «tra le mani» è infatti «l’antidoto al misticismo isolato e all’attivismo sfrenato»
- «l’incontro reale con Gesù raddrizza sia i sentimentalisti devoti che i faccendieri frenetici»
- «farsi risucchiare in una vita asfittica, dove le lamentele, l’amarezza e le inevitabili delusioni hanno la meglio»
- nostalgia che uccide l’anima
- viaggiare «controcorrente» nel mondo
- «l’alba perenne della Chiesa»
Papa Francesco - messa in San Pietro per la Giornata mondiale della vita consacrata
Fonte: http://www.lastampa.it/2018/02/02/vaticaninsider/ita/vaticano/consacrati-andate-controcorrente-non-siate-mistici-isolati-o-faccendieri-frenetici-8Crhux1d67rChCwV9LDlqO/pagina.html
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