martedì 16 marzo 2021

LA GESTIONE CONTRATTUALE

 Scegliere un partner non è diverso da scegliere un "Contractor". Da questa scelta dipende la buona riuscita di un progetto. E' una sorta di "matrimonio" tra il Committente e l'Appaltatore; un matrimonio in cui entrambi sono legati dalla necessità di portare il progetto al successo. In questo "matrimonio" - come in quello vero - gli aspetti etici, comunicativi e di equa reciprocità sono cruciali. Per esempio, talvolta i rapporti tra Committente e Appaltatore si polarizzano in modo antitetico per questioni di interesse, in barba ad ogni criterio riconosciuto di equità contrattuale. Eppure è evidente che la negoziazione ha dei limiti, perché la vittoria opportunistica dell'uno non fa altro che ingenerare rancore e senso di rivincita nell'altro, tanto più quanto più "ingiusta" quella vittoria è stata percepita dal "perdente". Persuasione forzata o adozione di un'etica equitativa? La corretta gestione delle criticità contrattuali, per esempio quelle generate dallo sforamento di tempi e di costi, impone la necessità di instaurare un clima di concordia e comprensione reciproca tra committente e appaltatore. La risoluzione dei conflitti, infatti, richiede un sano rapporto contrattuale, basato sulla fiducia reciproca e improntato all’equità e alla correttezza, nella consapevolezza che il bene comune massimo si raggiunge se, oltre ad agire nel mio interesse, agisco anche nell'interesse dell’altro.


Vedi anche:

http://www.piodaimagingeditore.it/giurisprudenza/100-considerazioni-su-la-gestione-dei-contratti-e-problematiche-attigue.html

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