«Al di là di ogni opzione confessionale o ideologica, Tommaso d’Aquino è stato senza dubbio il filosofo e teologo di maggior rilievo nella storia del nostro Paese, e certamente quello che ha esercitato la maggiore influenza al di fuori dei nostri confini – un impatto perfino superiore, in termini istituzionali, a quello di Dante, come attestano le tantissime strutture universitarie in tutto il mondo che portano tuttora il nome del maestro domenicano». Lo riportava un articolo di Pasquale Porro dal titolo «TOMMASO SOTTO TONO. L'ITALIA DIMENTICA IL SUO FILOSOFO PIÙ NOTO» pubblicato martedì 20 febbraio 2024 sul quotidiano cattolico Avvenire https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/tommaso-sotto-tono-litalia-dimentica-il-suo-filosofo-pi-noto. Articolo che forse ha risvegliato qualche “torpore” intravisto altrove, ma non certo nel territorio aquinate e circondario locale, che ha nutrito e nutre rispetto e devozione per il suo Santo, da sempre. Infatti, la memoria liturgica di San Tommaso d’Aquino, che come riporta il calendario cade il 28 gennaio ed è oggetto di celebrazione da parte della Chiesa Cattolica, non ha impedito di celebrare (vedasi qui sotto le rispettive locandine dei due Comuni laziali) anche il 7 marzo scorso, sia nel Comune di Aquino che in quello della vicina Roccasecca, il 750-esimo anniversario della morte del grande Dottore della Chiesa, che avvenne nel convento di Fossanova (nel Lazio).
Locandine delle Celebrazioni nel Comune di Roccasecca
Occasioni in cui è stato da più
parti ricordato che nel 2025 ricadrà 800-esimo anniversario della sua nascita. Nascita
che in passato è stata motivo di una disputa popolare tra i cittadini di Aquino
e quelli di Roccasecca che se ne
contendevano la con-cittadinanza; cosicché un’antica statua del Santo che era
tenuta storicamente presso la Chiesa della Madonna della Libera ad Aquino fu
trafugata nottetempo dai Roccaseccani. Si racconta ancora che da parte degli
Aquinati (forse memori di quel «ferocior
ad bellandum»
che distingueva tutti i Ciociari in epoca Romana!) si giunse ai forconi per
riportare la statua di San Tommaso nella loro Chiesa.
Grande apprezzamento, successo di pubblico,
affluito numeroso, e di critica mediatica, ha avuto la mostra iconografica
organizzata e gestita da Camillo Marino, uomo di cultura, rinomato collezionista
e antiquario locale, sempre attivo e partecipe in occasioni celebrative che riguardino
il circondario locale e che è stato recentemente insignito dall’Accademia Internazionale Ora et Labora,
del titolo di Accademico di Merito,
proprio per le sue innumerevoli attività sociali e culturali. Sono stati
esibiti il 65% dei reperti della sua personale collezione, alcuni dei quali settecenteschi e
che la sua devozione al Santo porta ad incrementare con nuove, ricercate e preziose
acquisizioni di ogni provenienza. Materiale iconografico prezioso, non solo culturalmente,
ospitato per l’occasione nella bella Sala Consiliare del Comune di Roccasecca, con
ogni cura e dove sono intervenute autorità civili e religiose che si sono
complimentate con Camillo Marino, anche per le informazioni fornite con
competenza e precisione su ciascuno dei reperti esibiti.
Il Card. Semeraro ed il Vescovo Diocesano Antonazzo con Camillo Marino
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