venerdì 21 giugno 2024

How do project finance structures differ between renewable energy projects and traditional fossil fuel projects?

Without any claim to exhaustiveness, we want to briefly highlight below some important points that are sometimes not reflected upon enough (with an international point of wiev) regarding the project financing of electricity generation projects. Particularly when analyzing the difference between project financing structures in renewable energy projects and traditional fossil fuel projects.

Many energy projects are made possible by the use of so-called export credits that most manufacturing countries establish for exporting their products to other countries. To use these credits, a specific analysis of the risks that must be faced in all phases of project implementation is necessary. Obviously a project is more financeable the more its risk profile is sustainable by the financiers and promoters of the project.

So the question: How do project finance structures differ between renewable energy projects and traditional fossil fuel projects?

The different economic and temporal dimensions (investment costs and duration as usually  pointed out) is correct but does not explain completly the question. In fact, for instance, there is also a natural difference on the physical dimension of the projects which has important implications. In one case (especially for photovoltaics) these generally involve many small electricity generation projects mainly for self-consumption (and feeding surpluses into the grid, if it exists) spread over a vast territory. Thus there is no risk of failure to withdraw production, which for large plants may instead require a specific "take or pay" contract to limit the risk. While in the case of fossil fuels these are generally large projects concentrated on a relatively small territory (usually two or four twin plants built together to save on construction costs). In this last case we are also subject to the availability of a transmission and distribution network, which conditions the withdrawal of production by users and affects the market and trade. All this also implies a difference in risks (financial, environmental, technological, economic, insurance, political and currency, etc.) which inevitably reflect on the "security package" necessary to finance the project. So in one case (renewables) there can be a lot of similarity in the procedures required for a normal mortgage (except benefiting from any incentives if provided for by local legislation). In the other case, however, since it is a large investment, the risks are much broader, including the risk of political instability, which can usually go as far as implying the sovereign guarantee on risks relating to the country promoting the project and also preventing the possibility of using the credits for the export of the machinery, plants and systems necessary for the plant by the producers. 

To complete the explanation, it should not be forgotten, finally, that "take or pay" contracts are usually also required for fossil fuel to power the electricity generation plant and avoid supply and market risks for the necessary fuel. This is not required for renewable plants, however, because light, wind and water are made available by natural cycles evaluated during the design of the plant itself. We could thus hastily conclude that renewable energy plants are immune from energy crises due to market effects, conflicts, or cartel operations that afflict primary fossil fuels, of which we could do without. But it would be a partial and untruthful reasoning, since the volatility of renewable production, which can vary moment by moment, requires primary regulation in voltage and frequency (i.e. in available power). This regulation in the domestic system can take place through accumulation (i.e. accumulator batteries), But on configurations of national plants connected to the grid, large power plants that carry out the base load service are still necessary (and to date only fossil or nuclear energy plants can carry out this service); just as medium-large power hydroelectric plants are needed which will entrust the primary regulation of the entire national system. It is concluded that, beyond small domestic systems, not even renewable energy can be self-sufficient and functional in solving energy problems. Therefore the stability of an energy system can only be based on a well-calibrated energy mix of all primary sources aiming at the global and local situation simultaneously. 


Refer also to:   

https://zenodo.org/records/8430982

https://zenodo.org/records/11182244

https://zenodo.org/records/10071687 



Big Data Analysis ed Esperimenti Sociali possibili attraverso i Social Media

Big Data Analysis ed Esperimenti Sociali possibili attraverso i Social Media

 I big data sono un’enorme quantità di dati che vengono generati da dispositivi connessi e applicazioni digitali. Le aziende cercano di trarre vantaggio da questi dati sviluppando le loro capacità legate all’analisi dei big data (BDA). Tuttavia, la questione della proprietà dei dati è cruciale, poiché i dati sono immagazzinati in data lake e utilizzati per scopi precedentemente sconosciuti.

 Un data lake è un repository centralizzato che immagazzina e processa grandi volumi di dati nella loro forma originale. Questi dati possono provenire da varie fonti e includere copie grezze dei dati di sistema, dati dai sensori, dati sociali e altro ancora. La caratteristica chiave di un data lake è la sua capacità di accogliere tutti i tipi di dati, da quelli strutturati (come tabelle di database e fogli Excel) a quelli semi-strutturati (come file XML e pagine web) e non strutturati (come immagini, file audio e tweet), senza compromettere la fedeltà dei dati. I file di dati sono generalmente suddivisi in zone di stoccaggio: grezzi, puliti e curati, per consentire a diversi utenti di utilizzare i dati nelle loro diverse forme per soddisfare le loro esigenze. I data lake forniscono una coerenza di base dei dati per una varietà di applicazioni, supportando analisi di big data, apprendimento automatico, analisi predittiva e altre forme di azione intelligente.

Ecco alcuni aspetti importanti su cui riflettere riguardanti i big data:

Proprietà dei dati: La proprietà dei dati riguarda i diritti e le responsabilità fondamentali relativi ai dati. È un aspetto critico nell’ambito dei BDA.

 Tipi di proprietà dei dati:

-        .  Proprietà dei dati: Riguarda chi possiede i dati stessi.

-         Proprietà della piattaforma dati: Si riferisce a chi gestisce l’infrastruttura (come i data lake) in cui i dati risiedono.

-          Proprietà del prodotto dati: Riguarda chi crea valore dai dati attraverso analisi e applicazioni.

Finalità dell’analisi dei big data:

-          Migliorare processi e prodotti esistenti.

-          Sviluppare nuovi modelli di business basati sui dati.

-          Consentire l’esplorazione e l’esperimento con i dati per l’innovazione.

Si da per scontato, ed è opportuno verificare, che esista un’etica al riguardo, nota anche semplicemente come etica dei dati, riguarda la sistematizzazione, la difesa e la raccomandazione di concetti di condotta corretta o scorretta in relazione ai dati, in particolare ai dati personali. Con l’aumento esponenziale della quantità e della qualità dei dati dall’alba di Internet, è fondamentale considerare gli aspetti etici della gestione dei dati. Questo include questioni come l’uso di dati di partenza sbilanciati, le violazioni della privacy e la ricerca del ritorno sull’investimento a breve termine a tutti i costi.

Occorre inoltre ricordare che attraverso i social media possono essere condotti esperimenti sociali, come il social lasing, che sollevano importanti questioni etiche e legali.

La teoria del social lasing[1], sviluppata dal Prof. Andrei Khrennikov, scienziato riconosciuto a livello globale, è un’interessante area di ricerca che collega la fisica quantistica al comportamento sociale. Tuttavia, al momento, non possiamo considerarla una teoria scientifica consolidata (e questo implica la necessità di dover sperimentare con i social media, poiché una teoria senza verifiche sperimentali, sebbene desunta e supportata matematicamente non può essere ancora considerata propriamente Scienza). Vediamo alcuni punti chiave:

Concetto di Social Lasing: Secondo questa teoria, i social atoms (analoghi ai fotoni nei laser) possono interagire attraverso infons (eccitazioni del campo di informazione sociale quantistica). Questo processo potrebbe portare a un “lasing sociale”, simile al lasing nei laser fisici.

Infons e Social Energy: Gli infons portano energia sociale e contengono informazioni di comunicazione. L’idea è che i social atoms possano raggiungere uno stato di inversione di popolazione (simile al concetto di popolazione inversion nel laser) grazie agli infons.

Verifiche Sperimentali: Al momento, non ci sono prove sperimentali solide che confermino il social lasing. La teoria è ancora in fase di sviluppo e richiede ulteriori ricerche e test empirici.

Applicazioni e Implicazioni: La teoria del social lasing potrebbe avere implicazioni interessanti per la comprensione dei processi sociali, ma è ancora oggetto di dibattito e studio.

In sintesi, mentre la teoria del social lasing è affascinante, dobbiamo attendere ulteriori verifiche sperimentali per stabilirne la validità scientifica.

E’ pertanto opportuno riaffermare i seguenti concetti riguardanti i social media:

Consenso informato: La maggior parte delle leggi richiede il consenso informato per la partecipazione a esperimenti o ricerche. Se gli utenti dei social media non sono consapevoli dell’esperimento e non hanno dato il loro consenso specifico, ciò potrebbe violare le normative sulla privacy e l’etica della ricerca.

Trasparenza: La trasparenza è fondamentale. Gli esperimenti sociali dovrebbero essere condotti in modo da informare chiaramente i partecipanti su ciò che sta accadendo e ottenere il loro consenso esplicito.

Leggi locali e internazionali: Le leggi variano da paese a paese. Tuttavia, molte giurisdizioni hanno leggi sulla privacy e la protezione dei dati che richiedono il rispetto del consenso e la trasparenza.

Etica e responsabilità: Anche se qualcosa è legale, ciò non significa necessariamente che sia eticamente accettabile. Le aziende e i ricercatori dovrebbero considerare l’impatto sociale e morale delle loro azioni.

In sintesi, l’esperimento sociale - sui social media - senza consenso informato potrebbe essere illegale e sicuramente solleva preoccupazioni etiche. È importante rispettare i diritti e la privacy degli utenti dei social media.

Ecco alcuni esempi del passato di esperimenti sociali controversi che hanno suscitato dibattiti e preoccupazioni:

L’Effetto Halo: Questo esperimento ha dimostrato che le valutazioni globali su una persona (ad esempio, la sua simpatia) influenzano anche i giudizi su tratti specifici (come l’intelligenza). È noto anche come “principio del bello è buono” o “stereotipo dell’attrattività fisica”.

Dissonanza Cognitiva: Questo esperimento esplora il disagio mentale che le persone provano quando cercano di mantenere due credenze conflittuali nella loro mente. Per risolvere questo disagio, le persone modificano i loro pensieri per allinearli con una delle credenze in conflitto e respingono l’altra.

Esperimento della Grotta dei Ladri: Questo studio ha esaminato come pregiudizi e conflitti emergono tra due gruppi di ragazzi. Ha evidenziato come i gruppi sviluppino naturalmente le proprie culture, strutture di status e confini, entrando poi in conflitto tra loro. La chiave per la riconciliazione è stata la focalizzazione su obiettivi superiori che vanno oltre i confini del gruppo stesso.

L’Esperimento della Prigione di Stanford: Condotto per esplorare come le persone reagirebbero a essere prigioniere o guardie carcerarie, ha rivelato come individui ordinari e sani potrebbero comportarsi crudelmente come guardie di prigione in determinate situazioni, anche se ciò andava contro la loro personalità.

Questi esperimenti hanno contribuito alla nostra comprensione della psicologia sociale, ma hanno anche sollevato importanti questioni etiche e morali.

Ma sembra opportuno richiamare in questo contesto l'esperimento sul conformismo sociale condotto da un gruppo di controllo sul singolo (o singolo gruppo) nell'identificazione di una scelta duale (bianco/nero) fino a contraddire l'evidenza che un gruppo di controllo invece afferma (bianco quando in realtà è nero) può rientrare tra essi, visto gli effetti di condizionamento produce.

L’esperimento a cui ci si riferisce qui è noto come l’esperimento di Asch sul conformismo sociale. Solomon Asch, psicologo sociale, condusse questo studio negli anni '50 per esaminare come la pressione del gruppo influenzasse la percezione individuale. Ecco come funzionava:

Partecipanti: Asch coinvolse un gruppo di partecipanti (di solito otto) e li mise insieme in una stanza.

Stimoli visivi: Mostrò loro una serie di tre segmenti di lunghezza diversa e chiese loro di indicare quale di essi fosse della stessa lunghezza di un segmento standard.

Influenza del gruppo: Tuttavia, gli altri partecipanti erano in realtà complici dell’esperimento e davano risposte errate in modo deliberato. Ad esempio, se il segmento era chiaramente nero, il gruppo affermava che fosse bianco.

Risultati: Il 75% dei partecipanti si adeguò almeno una volta alle risposte errate del gruppo. In termini assoluti, i partecipanti diedero risposte palesemente errate nel 32% dei casi, mentre senza la pressione del gruppo, le risposte esatte salivano al 98%.

Questo esperimento dimostra come la conformità sociale possa influenzare la percezione individuale, portando le persone a cambiare idea o a negare l’evidenza oggettiva a causa della pressione del gruppo.

Ora immaginiamo tutto ciò praticato sui social media e cerchiamo di prefigurare cosa può succedere.

 

(Il presente post è stato realizzato con l’ausilio di Copilot di Microsoft Edge)