Big Data Analysis ed Esperimenti Sociali possibili
attraverso i Social Media
Ecco
alcuni aspetti importanti su cui riflettere riguardanti i big data:
Proprietà dei dati: La proprietà dei dati riguarda i diritti e le responsabilità fondamentali relativi ai dati. È un aspetto critico nell’ambito dei BDA.
- . Proprietà dei dati: Riguarda chi possiede i dati
stessi.
- Proprietà della piattaforma dati: Si riferisce a
chi gestisce l’infrastruttura (come i data lake) in cui i dati risiedono.
-
Proprietà del prodotto dati: Riguarda chi crea
valore dai dati attraverso analisi e applicazioni.
Finalità dell’analisi dei big data:
-
Migliorare processi e prodotti esistenti.
-
Sviluppare nuovi modelli di business basati sui
dati.
-
Consentire l’esplorazione e l’esperimento con i
dati per l’innovazione.
Si da per scontato, ed è
opportuno verificare, che esista un’etica al riguardo, nota anche semplicemente
come etica dei dati, riguarda la sistematizzazione, la difesa e la
raccomandazione di concetti di condotta corretta o scorretta in relazione ai dati,
in particolare ai dati personali. Con l’aumento esponenziale della quantità e
della qualità dei dati dall’alba di Internet, è fondamentale considerare gli
aspetti etici della gestione dei dati. Questo include questioni come l’uso di
dati di partenza sbilanciati, le violazioni della privacy e la ricerca del
ritorno sull’investimento a breve termine a tutti i costi.
Occorre inoltre ricordare che attraverso
i social media possono essere condotti esperimenti sociali, come il social lasing, che sollevano importanti
questioni etiche e legali.
La teoria del social lasing[1],
sviluppata dal Prof. Andrei Khrennikov, scienziato riconosciuto a livello globale, è
un’interessante area di ricerca che collega la fisica quantistica al
comportamento sociale. Tuttavia, al momento, non possiamo considerarla una
teoria scientifica consolidata (e questo implica la necessità di dover
sperimentare con i social media, poiché una teoria senza verifiche sperimentali,
sebbene desunta e supportata matematicamente non può essere ancora considerata
propriamente Scienza). Vediamo alcuni punti chiave:
Concetto di Social Lasing: Secondo questa teoria, i social
atoms (analoghi ai fotoni nei laser) possono interagire attraverso infons
(eccitazioni del campo di informazione sociale quantistica). Questo processo
potrebbe portare a un “lasing sociale”, simile al lasing nei laser fisici.
Infons e Social Energy: Gli infons portano energia sociale e
contengono informazioni di comunicazione. L’idea è che i social atoms possano
raggiungere uno stato di inversione di popolazione (simile al concetto di
popolazione inversion nel laser) grazie agli infons.
Verifiche Sperimentali: Al momento, non ci sono prove
sperimentali solide che confermino il social lasing. La teoria è ancora in fase
di sviluppo e richiede ulteriori ricerche e test empirici.
Applicazioni e Implicazioni: La teoria del social lasing
potrebbe avere implicazioni interessanti per la comprensione dei processi
sociali, ma è ancora oggetto di dibattito e studio.
In sintesi, mentre la teoria del social lasing è affascinante, dobbiamo
attendere ulteriori verifiche sperimentali per stabilirne la validità scientifica.
E’ pertanto opportuno riaffermare
i seguenti concetti riguardanti i social media:
Consenso informato: La maggior parte delle leggi richiede il
consenso informato per la partecipazione a esperimenti o ricerche. Se gli
utenti dei social media non sono consapevoli dell’esperimento e non hanno dato
il loro consenso specifico, ciò potrebbe violare le normative sulla privacy e
l’etica della ricerca.
Trasparenza: La trasparenza è fondamentale. Gli esperimenti
sociali dovrebbero essere condotti in modo da informare chiaramente i
partecipanti su ciò che sta accadendo e ottenere il loro consenso esplicito.
Leggi locali e internazionali: Le leggi variano da paese a
paese. Tuttavia, molte giurisdizioni hanno leggi sulla privacy e la protezione
dei dati che richiedono il rispetto del consenso e la trasparenza.
Etica e responsabilità: Anche se qualcosa è legale, ciò non
significa necessariamente che sia eticamente accettabile. Le aziende e i
ricercatori dovrebbero considerare l’impatto sociale e morale delle loro
azioni.
In sintesi, l’esperimento sociale - sui social media - senza consenso informato potrebbe
essere illegale e sicuramente solleva preoccupazioni etiche. È importante
rispettare i diritti e la privacy degli utenti dei social media.
Ecco alcuni esempi del passato di
esperimenti sociali controversi che hanno suscitato dibattiti e preoccupazioni:
L’Effetto Halo: Questo esperimento ha dimostrato che le
valutazioni globali su una persona (ad esempio, la sua simpatia) influenzano
anche i giudizi su tratti specifici (come l’intelligenza). È noto anche come
“principio del bello è buono” o “stereotipo dell’attrattività fisica”.
Dissonanza Cognitiva: Questo esperimento esplora il disagio
mentale che le persone provano quando cercano di mantenere due credenze
conflittuali nella loro mente. Per risolvere questo disagio, le persone
modificano i loro pensieri per allinearli con una delle credenze in conflitto e
respingono l’altra.
Esperimento della Grotta dei Ladri: Questo studio ha
esaminato come pregiudizi e conflitti emergono tra due gruppi di ragazzi. Ha
evidenziato come i gruppi sviluppino naturalmente le proprie culture, strutture
di status e confini, entrando poi in conflitto tra loro. La chiave per la
riconciliazione è stata la focalizzazione su obiettivi superiori che vanno
oltre i confini del gruppo stesso.
L’Esperimento della Prigione di Stanford: Condotto per
esplorare come le persone reagirebbero a essere prigioniere o guardie
carcerarie, ha rivelato come individui ordinari e sani potrebbero comportarsi
crudelmente come guardie di prigione in determinate situazioni, anche se ciò
andava contro la loro personalità.
Questi esperimenti hanno
contribuito alla nostra comprensione della psicologia sociale, ma hanno anche
sollevato importanti questioni etiche e morali.
Ma sembra opportuno richiamare in
questo contesto l'esperimento sul conformismo sociale condotto da un gruppo di
controllo sul singolo (o singolo gruppo) nell'identificazione di una scelta
duale (bianco/nero) fino a contraddire l'evidenza che un gruppo di controllo
invece afferma (bianco quando in realtà è nero) può rientrare tra essi, visto
gli effetti di condizionamento produce.
L’esperimento a cui ci si
riferisce qui è noto come l’esperimento di Asch sul conformismo sociale.
Solomon Asch, psicologo sociale, condusse questo studio negli anni '50 per
esaminare come la pressione del gruppo influenzasse la percezione individuale.
Ecco come funzionava:
Partecipanti: Asch coinvolse un gruppo di partecipanti (di
solito otto) e li mise insieme in una stanza.
Stimoli visivi: Mostrò loro una serie di tre segmenti di
lunghezza diversa e chiese loro di indicare quale di essi fosse della stessa
lunghezza di un segmento standard.
Influenza del gruppo:
Tuttavia, gli altri partecipanti erano in realtà complici dell’esperimento e
davano risposte errate in modo deliberato. Ad esempio, se il segmento era
chiaramente nero, il gruppo affermava che fosse bianco.
Risultati: Il 75% dei
partecipanti si adeguò almeno una volta alle risposte errate del gruppo. In
termini assoluti, i partecipanti diedero risposte palesemente errate nel 32%
dei casi, mentre senza la pressione del gruppo, le risposte esatte salivano al
98%.
Questo esperimento dimostra come
la conformità sociale possa influenzare la percezione individuale, portando le
persone a cambiare idea o a negare l’evidenza oggettiva a causa della pressione
del gruppo.
Ora immaginiamo tutto ciò
praticato sui social media e cerchiamo di prefigurare cosa può succedere.
(Il presente post è stato
realizzato con l’ausilio di Copilot di Microsoft Edge)
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