Il tempo che viviamo sembra caratterizzato da due tendenze opposte: una unitiva (vedasi ad esempio la globalizzazione e lo stesso processo di unificazione europeo) e l'altra divisiva (vedasi ad esempio le rivendicazioni autonomiste di molte regioni in molte parti del mondo. Queste tendenze sembrano ispirare due atteggiamenti opposti ed inconciliabili:uno teso verso il cosmopolitismo e l'altro verso il nazionalismo/regionalismo. Questa sorta di dualismo è stato ed è oggetto di discussioni non soltanto a livello politico, ma anche a livello religioso. Ad esempio:
“La globalizzazione, a priori, non è né buona né cattiva. ( S. Giovanni Paolo II, Discorso alla Pontificia Accademia delle scienze sociali, 27 aprile 2001 )" ma dipende dall'uso che se ne fa.
<<Indubbiamente va attentamente rivalutato il ruolo e il potere politico degli Stati, in un’epoca in cui esistono di fatto limitazioni della loro sovranità a causa del nuovo contesto economico-commerciale e finanziario internazionale>> (D.Petti – Dialogo sulla Politica con Benedetto XVI – 2013 – Lateran University Press).
Ma non è solo il Magistero Petrino a lanciare avvertimenti al riguardo della globalizzazione e della sovranità delle nazioni, che ispira anche molti movimenti cosiddetti "populisti".
Secondo alcuni studi biblici condotti in seno al Protestantesimo, una società universale, con una identica cultura e lingua (come era, ad esempio, il mondo antidiluviano) è molto più facile da controllare e manipolare da parte delle Forze del Male. Per cui, si ricava un esplicito, singolare ed inaspettato ruolo del Nazionalismo e della Legge, che sembrerebbero mettere in guardia nei confronti dei processi di Globalizzazione in atto, non solo sul fronte economico e commerciale.
Si riporta di seguito un estratto da tali studi, nella versione originale in Inglese e con la traduzione in Italiano, seguito poi da un estratto dal Catechismo della Chiesa Cattolica e da un breve commento.
“La globalizzazione, a priori, non è né buona né cattiva. ( S. Giovanni Paolo II, Discorso alla Pontificia Accademia delle scienze sociali, 27 aprile 2001 )" ma dipende dall'uso che se ne fa.
<<Indubbiamente va attentamente rivalutato il ruolo e il potere politico degli Stati, in un’epoca in cui esistono di fatto limitazioni della loro sovranità a causa del nuovo contesto economico-commerciale e finanziario internazionale>> (D.Petti – Dialogo sulla Politica con Benedetto XVI – 2013 – Lateran University Press).
Ma non è solo il Magistero Petrino a lanciare avvertimenti al riguardo della globalizzazione e della sovranità delle nazioni, che ispira anche molti movimenti cosiddetti "populisti".
Secondo alcuni studi biblici condotti in seno al Protestantesimo, una società universale, con una identica cultura e lingua (come era, ad esempio, il mondo antidiluviano) è molto più facile da controllare e manipolare da parte delle Forze del Male. Per cui, si ricava un esplicito, singolare ed inaspettato ruolo del Nazionalismo e della Legge, che sembrerebbero mettere in guardia nei confronti dei processi di Globalizzazione in atto, non solo sul fronte economico e commerciale.
Si riporta di seguito un estratto da tali studi, nella versione originale in Inglese e con la traduzione in Italiano, seguito poi da un estratto dal Catechismo della Chiesa Cattolica e da un breve commento.
http://ichthys.com
Bible Basics:
Essential Doctrines of the Bible
Part 2A
Angelology: the Study of Angels
by Dr. Robert D. Luginbill
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Versione originale in Inglese
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Traduzione in Italiano
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7) Law and nationalism as a restrainers of
satanic influence: In addition to the internal
check that
conscience provides on the devil's manipulation of mankind, God also limits
Satan's control of
human affairs by law (cf. Rom.2:14-15; 13:1-5; Tit.3:1; 1Pet.2:13-17), by
nationalism (cf.
Gen.11:6; Deut.32:8; Job 12:23; Ps.74:17; Jer.18:7-10; Acts 17:26-28),
and by direct divine
intervention (e.g., any of the myriad occasions of the Lord's direct
annihilation of
Israel's enemies). Since God's destruction of the tower of Babel (cf.
Gen.11:6), law and
nationalism have been and continue to be the two major visible
barriers that keep
Satan from complete world domination.
Law is an outgrowth
of conscience, a society-wide codification of our collective impulses
to protect what is
right and restrain what is wrong, built on tradition, experience and
experimentation, but
always for the general purpose of good. Not that any system of law
has ever been
perfect (with the sole exception of the law handed down to Moses by God
Himself). Imperfect
human beings produce imperfect systems of governance, but the
fact of orderly,
generally good-oriented legal authority is definitely from God in every
legitimate case
(i.e., where crime is outlawed and punished, while good behavior is
protected and
rewarded):
Therefore it is
necessary to be subject [to authority] not only because of this severity, but
also for conscience'
sake.
Romans 13:5
Nations are made by
God (cf. Gen.11:6-9; Deut.32:8; Job 12:23; Acts 17:26-28). The
term
"nationalism", however, is considered by some to be applicable only
to
comparatively modern
times (i.e., the eighteenth century forward). But whatever term
one prefers, the
differentiation of peoples (according to language, culture, geography
etc.) is a
phenomenon which goes back thousands of years (specifically, to the post-
Babel diaspora of
the nations).
When the Most High
gave the nations their inheritance, when He divided the sons of
men, He established
the borders of the peoples according to the number of the sons of
Israel.
Deuteronomy 32:8
Nationalism also
acts as a serious check on the devil's earthly operations. This can be
seen clearly enough
by considering the horrendously evil state of affairs into which the
entire world had
fallen prior to the great flood. A universal society, with an identical
culture and language
(as the antediluvian world was) is much easier for the devil to
control and
manipulate: as in the case of a single biological entity, as soon as any
virus
invades it, the
disease quickly spreads and infects the entire organism. A one-world state
thus offers no more
resistance to gross forms of evil, once initially penetrated. A multinational
world, however, is
more resistant to Satan's influences, precisely because of its
diversity.
Communism, or Nazism, or sexual libertinism, or what have you, must be
introduced and
promoted in every country individually, giving time and space for
resistance to
whatever new strain of evil the devil is currently promulgating.
For from one man
[Adam], [God] created the nations of mankind, that they might
inhabit the entire
face of the earth. And He predetermined both their appointed times
and the boundaries
of their settlement, that they might seek God, if perhaps they might
even [deign to]
grope after Him and so come to find Him – for He is not far from every
one of us.
Acts 17:26-27
This last passage
makes clear that nationalism has been important, not only in the
preservation of
human life on earth, but also in the greater purpose for which mankind
has always needed to
be preserved: to seek and find God through Jesus Christ our Lord.
Satan styles himself
"ruler of the world", and so he is – but not without limitations.
God
is ultimately the
One in control of the history of the nations (cf. Is.10:5-7; 10:15;
Jer.10:7; Dan.2:21),
but the devil does his best to undermine the barriers that keep them
separate (yet can
only do so within God's permissive will):
Those who look at
you will contemplate you; they will consider you: "Is this the man
who confounded the
earth, who weakened the nations? He made the world like a
desert, and trampled
its cities underfoot. He did not let its prisoners go home.
Isaiah 14:16-17
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7) La legge e il
nazionalismo come frenatori di influenza satanica: Oltre ai controlli
interni
che la coscienza fornisce sulla manipolazione dell'umanità da parte del diavolo, Dio
limita
il controllo di Satana degli affari umani anche attraverso la legge
(cf. Rom.2: 14-15; 13: 1-5; Tit. 3: 1; 1Pet.2: 13-17), attraverso il
nazionalismo (cfr Gen.11: 6, Deut.32: 8, Lavoro 12:23, S.77: 17, Jer.18:
7-10, Atti 17: 26-28),
e per intervento divino diretto (ad esempio, una qualsiasi delle
mille occasioni di
annientamento diretto dei nemici di Israele da parte del Signore).
Dalla distruzione di Dio della torre di Babele (cfr. Gen.11: 6), la legge e
il nazionalismo sono stati e continuano ad essere i due principali elementi
visibili di barriera che trattengono Satana dalla completa dominazione
mondiale.
La legge è un'espansione della coscienza, una codificazione di tutti
i nostri impulsi collettivi
per proteggere ciò che è giusto e reprimere ciò che è sbagliato, in
base alla tradizione, l'esperienza e
sperimentazione, ma sempre per lo scopo del bene generale. Non che un
sistema di diritto
sia mai stato perfetto (con la sola eccezione della legge concessa a
Mosè da Dio stesso). Gli esseri umani imperfetti producono sistemi imperfetti
di governo, ma generalmente un’autorità legale ben orientata proviene
sicuramente da Dio in ogni
caso legittimo (cioè, quando il crimine è illegale e punito, mentre
il buon comportamento è
protetto e ricompensato):
Pertanto è necessario essere sottoposti [all'autorità] non solo a
causa di questo rigore, ma
anche per la coscienza.
Romani 13: 5
Le nazioni sono fatte da Dio (cfr Gen 11: 6-9, Deut.32: 8, Lavoro
12:23, Atti 17: 26-28). Il termine "nazionalismo", tuttavia, è considerato da
alcuni per essere applicabile solo ai tempi relativamente moderni (cioè dal
Settecento in avanti). Ma qualunque termine
si preferisca, la differenziazione dei popoli (secondo la lingua, la
cultura e la geografia, ecc.) è un fenomeno che risale a migliaia di anni (in
particolare, Diaspora post-Babele delle nazioni).
Quando l'Altissimo ha dato alle nazioni la loro eredità, quando ha
diviso i figli degli uomini, Egli ha stabilito i confini dei popoli secondo
il numero dei figli di Israele.
Deuteronomio 32: 8
Il nazionalismo agisce anche come un serio controllo sulle operazioni
terrene del diavolo. Questo può essere visto abbastanza chiaramente
considerando lo stato orrendamente malvagio in cui
tutto il mondo era caduto prima del grande diluvio. Una società
universale, con una identica
cultura e lingua (come era il mondo antidiluviano) è molto più facile
per il diavolo da controllare e manipolare: come nel caso di un'unica entità
biologica, non appena un qualsiasi virus
la invade, la malattia si diffonde rapidamente e infetta l'intero
organismo. Un mondo che sia un unico stato quindi non offre più resistenza
alle grossolane forme del male, una volta penetrato inizialmente. Un mondo con
molte nazioni, però, è più resistente alle influenze di Satana proprio a
causa della sua diversità. Il Comunismo o il Nazismo, o il libertinismo
sessuale, o quello che vuoi, deve essere
introdotto e promosso in ogni paese individualmente, dando tempo e
spazio per la
resistenza a qualsiasi nuovo ceppo di male che il diavolo sta
attualmente promuovendo.
Perché da un uomo [Adamo], [Dio] ha creato le nazioni dell'umanità,
che potrebbero
abitare l'intero volto della terra. E ha predeterminato entrambi i
tempi stabiliti
e i confini del loro insediamento, affinché potessero cercare Dio, affinché potessero forse
persino [degnarsi] di piangere dietro di Lui e perciò venire a
trovarlo - poiché non è lontano da ognuno
di noi.
Atti 17: 26-27
Quest'ultimo passo rende chiaro che il nazionalismo è stato
importante, non solo nella conservazione della vita umana sulla terra, ma
anche nello scopo più grande per cui l'umanità ha sempre avuto bisogno di
essere conservata: cercare e trovare Dio attraverso Gesù Cristo nostro
Signore.
Satana si stilizza "governatore del mondo", e così è - ma
non senza limiti. Dio
è in ultima analisi l'Unico che ha il controllo della storia delle
nazioni (cfr Is.10: 5-7; 10:15;
Jer.10: 7; Dan.2: 21), ma il diavolo fa del suo meglio per
sconvolgere le barriere che le mantengono
separate (ma può farlo solo entro la volontà di Dio):
Coloro che ti guardano ti contempleranno; ti considereranno : "È
questo l'uomo
che ha confuso la terra, che ha indebolito le nazioni? Ha fatto il
mondo come un
deserto, e ha calpestato le sue città sotto i piedi. Non ha permesso
ai suoi prigionieri di tornare a casa.
Isaia 14: 16-17
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Viene proposto un pezzo trascritto letteralmente dal Catechismo della Chiesa Cattolica (vedi http://www.vatican.va/archive/catechism_it/p1s1c2a1_it.htm):
<< L'Alleanza con Noè
56 Dopo che l'unità
del genere umano è stata spezzata dal peccato, Dio cerca prima di tutto di
salvare l'umanità intervenendo in ciascuna delle sue parti. L'Alleanza con Noè
dopo il diluvio esprime il principio dell'economia divina verso le « nazioni »,
ossia gli uomini riuniti in gruppi, « ciascuno secondo la propria lingua e
secondo le loro famiglie, nelle loro nazioni » (Gn 10,5).
57 Quest'ordine, ad un
tempo cosmico, sociale e religioso della pluralità delle nazioni, ha lo scopo
di limitare l'orgoglio di una umanità decaduta, la quale, concorde nella
malvagità, vorrebbe costruire da se stessa la propria unità alla maniera di
Babele. Ma, a causa del peccato, sia il politeismo che l'idolatria della
nazione e del suo capo costituiscono una continua minaccia di perversione
pagana per questa economia provvisoria.
58 L'Alleanza con Noè
resta in vigore per tutto il tempo delle nazioni, fino alla proclamazione
universale del Vangelo. La Bibbia venera alcune grandi figure delle « nazioni
», come « Abele il giusto », il re-sacerdote Melchisedek, figura di Cristo, i
giusti « Noè, Daniele e Giobbe » (Ez 14,14). La Scrittura mostra così a quale
altezza di santità possano giungere coloro che vivono secondo l'Alleanza di Noè
nell'attesa che Cristo riunisca « insieme tutti i figli di Dio che erano
dispersi » (Gv 11,52).>>.
Commento
Un testo che appare chiaro. Le nazioni nell'ottica della
Salvezza sono un'economia provvisoria (e per certi versi anche umiliante,
perché frantumazione prodotta dal peccato); economia che dovrà cessare alla proclamazione
universale del Vangelo, cioè quando il messaggio di Salvezza offertoci da
Cristo sarà giunto a tutti.
Si potrebbe dire che quasi ci siamo? Cioè la Salvezza è
stata già annunciata fino ai più estremi confini della Terra? Forse si! Ma, la
domanda è d'obbligo : è stata compresa?
A giudicare dai risultati che vediamo, in noi e fuori di noi
appare ragionevole rispondere no! Quindi una regressione allo stadio della “provvisoria
economia noachica delle nazioni” (che però può anche essere vissuta da taluni
fino alla santità) diviene naturale nel momento in cui i tentativi di
realizzare da se stessi quell'unità globale rotta dal peccato, mostra gravi
deficienze e asimmetrie, progetti nascosti, spesso a favore degli abbienti e
non dei poveri ed umili preferiti dal Cristo.
In conclusione il recupero dell’Unità perduta è possibile solo attraverso una vera solidarietà
tra le nazioni. In alternativa non ci
può che essere regressione all’economia delle nazioni.
La
soluzione della "grave" situazione di fatto in cui sono state messe
negli ultimi decenni le nazioni della Terra non è risolvibile da un
"intervento umano", neanche se fosse "cruento", cosa che l’adesione
ad un Credo cristiano non permette. E' la Storia che si ripete. Si può solo
trarre "cristianamente" il meglio che si può dalla situazione
presente e coltivare la Speranza, perché siamo già "vittime immolate"
in attesa della Salvezza che Egli solo potrà portare. Non sappiamo quando
avverrà, ma possiamo essere sicuri che avverrà, perché fa parte della Fede dei
nostri Padri. Questo non significa ritirarsi in meditazione, in ascesi, in
preghiera (che peraltro, non farebbe male!), ma riprendere la consapevolezza
dei limiti del nostro agire, nell'attesa che Egli tessa la trama per la
Soluzione Finale e tutto si compia.
Dunque, attesa confidente ed operosa al tempo stesso, perché sebbene le
nostre azioni abbiano un senso nell'economia complessiva, non potremo essere
noi a decidere le soluzioni e come e quando attuarle.