Si riporta a titolo di esempio questo articolo del Sole24Ore.
http://24o.it/BBiUUC
Sebbene contenga molte verità quali :
- La globalizzazione sta riducendo l'abilità delle banche centrali di controllare l'inflazione.(La globalizzazione ha ucciso l'inflazione!).
- Le banche centrali non controllano l'inflazione (dimenticando che nella zona euro esse non seguono politiche nazionali e procedure di immissione dettate dagli stati membri dell'UE).
- Una maggior integrazione nel mercato significa che le merci importate con prezzi altalenanti hanno più peso sul livello complessivo del carovita, come è evidente per petrolio e alimentari, mentre la profonda integrazione del mercato del lavoro penalizza il potere salariale locale, e l'integrazione finanziaria influenza i tassi a lungo termine.
- Tassi più bassi o addirittura negativi non favoriscono investimenti e consumi ma danneggiano in modo irreparabile la sostenibilità finanziaria del settore bancario che non ha modo di ottenere alcun margine di interesse, storicamente la sua naturale fonte di redditività.
- Crescenti divaricazioni sociali provocate dagli anni di crisi e il persistere di politiche esclusivamente “finanziarie” hanno contribuito a farle crescere in modo incontrollato.
- Se un domani l'inflazione rialzasse la testa, le banche centrali sarebbero capaci di domarla?
non è dato per scontato, però, che esse siano "più vere di altre verità" (eclatanti e paradossali!) sostenute da gente comune nei loro commenti all'articolo :
- concentrazione della ricchezza estrema
- scarsissima mobilità sociale
- deflazione
- alto debito pubblico
- salari in ribasso
Ma, ovviamente, le soluzioni paradossali e "populiste" sono quelle che hanno meno probabilità di essere attuate.
Nessun commento:
Posta un commento