giovedì 19 ottobre 2017

Siamo alla crisi istituzionale dell’Italia?- La visione di Ettore Bonalberti: un ex Democratico Cristiano che non si rassegna

Siamo alla crisi istituzionale dell’Italia.
  La legge elettorale del Rosatellum 2 ,come fece Mussolini con la famigerata Legge Acerbo, passa alla Camera con il governo che impone il voto di fiducia.
Ieri il PD si fa promotore di una mozione con cui  si sfiducia il governatore della Banca d’Italia chiedendo al “governo amico” la sua sostituzione.
E, nel frattempo, nessuno, tranne qualche solerte deputato del M5S, si interessa del fatto che  le più importanti banche private italiane sono controllate direttamente dagli edge fund anglo-caucasici (sede legale nella city of London e fiscale nel Deleware,  origine kazara del Caucaso ) e nordamericani( Vanguard, State Street Fidelity, Black Rock, Blackstone, Northern Trust, T-Rowe price, JP Morgan Trust, Franklyn Templeton) Bnp Paribas Trust, ecc) i quali controllano così la quota di maggioranza della stessa Banca d’Italia.
Non possono più essere taciute le sistematica truffe perpetrate dagli edge funds, che sono la vera guida della cabina di regia bancaria, a danno dei risparmiatori, del fisco italiano e delle stesse banche, dopo la decisione assunta con il d.legislativo n.481 del 14 dicembre 1992, che ha abolito la separazione tra banche di prestito e banche speculative tassativamente prevista dalla vecchia legge bancaria del 1936.
Enormi sono le responsabilità che si assunsero con quel decreto i suoi firmatari Amato e Barucci, ma tutto tace e il PD se la prende con Visco…….
Incomprensibili i silenzi del Parlamento su questa cessione della sovranità monetaria che annulla de facto la nostra sovranità popolare con la democrazia ridotta a un ectoplasma nella mani di un Parlamento di “ nominati illegittimi” che si tende a perpetuare.
Ci attendiamo un sussulto dalla Presidenza della Repubblica garante dell’unità nazionale.

Venezia, 18 Ottobre 2017
Ettore Bonalberti

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Ma la visione di Bonalberti non è un fatto isolato.Ecco una sintesi di ciò che pubblica  Giovanni Palladino di sul Flash n.70 di Servire l'Italia:

Ignazio Visco ha portato in Parlamento 4.000 pagine per difendersi dall’accusa di non aver svolto un buon lavoro nel controllare il sistema bancario. Ma una mezza pagina degli “accusatori” sarebbe sufficiente a “condannarlo”:  perché appena tre anni fa sosteneva con grande convinzione che le nostre banche erano “sane”?
 perché era a favore dell’acquisto della Banca Popolare dell’Etruria da parte della Banca Popolare di Vicenza?  perché non ha fiatato quando i controllori hanno “scoperto” le operazioni “baciate” (prestiti erogati su “invito” ad acquistare le azioni non quotate delle banche)?
 perché è stato a favore della “distruzione” delle piccole e medie banche popolari da cedere alle grandi banche a danno del vitale credito erogato alle piccole imprese locali?

Per approfondimenti vedi :

http://www.servirelitalia.it/flash/flash70.pdf
http://www.interris.it/2017/10/19/129981/intervento/visco-non-sta-sereno.html