martedì 29 marzo 2016

I Cristiani sono un obiettivo del terrorismo Talebano in Pakistan

LA MAPPA RIPORTATA QUI DI SEGUITO AGGIORNATA AL 2014 INDICA DOVE AVVENGONO LE PERSECUZIONI DEI CRISTIANI DEL NOSTRO TEMPO



«Abbiamo commesso l'attentato di Lahore perché i cristiani sono un nostro obbiettivo, e faremo altri attentati di questo tipo in futuro» ha avvertito un sedicente portavoce del gruppo, Ehsanullah Ehsan, aggiungendo che altri possibili obiettivi sono «le infrastrutture dello Stato e del governo, le scuole e le università». Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/aFSIJy  
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Un gruppo talebano rivendica la strage: “Obiettivo erano i cristiani“. Il luogo era gremito di famiglie che festeggiavano la Pasqua. Le vittime sono soprattutto donne e bambini: 72 i morti,  dei quali 30 bambini, ed oltre 300 i feriti.
Non restiamo indifferenti a queste tragedie, frutto della miscela esplosiva di estremismo abusivamente religioso da una parte e squilibri nelle relazioni internazionali dall’altra, in un mondo nel quale il consumismo materialista attrae con le conquiste della tecnologia ma  nello stesso svuota sul piano spirituale, esasperando paure e violenze.
Ciascuno metta a disposizione la goccia di bene che può offrire per dissetare questo nostro mondo che ha bisogno di recuperare fiducia, speranza e rispetto per la vita.










domenica 27 marzo 2016

Interroghiamoci sul rancore che provoca le stragi e sul disprezzo della vita a cui sono educati coloro che le compiono.

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Dopo le stragi di Parigi, e più recentemente di Istanbul, anche Bruxelles, città simbolo della Comunità Europea è stata colpita dal terrorismo fondamentalista che ha fatto anche qui un alto numero di vittime tra morti e feriti.
Nei giorni successivi le reazioni più diffuse, non solo in Belgio, sono state di sconcerto, dolore, paura, rabbia ed avversione verso i musulmani in blocco, nonostante numerose associazioni islamiche abbiano condannato con fermezza i crudeli attentati.
Noi continuiamo a pregare per le vittime ed i loro familiari ed amici che in questi giorni sono nel lutto mentre la maggioranza di loro si apprestava a festeggiare la Pasqua, ma nello stesso tempo, anche per rispetto nei confronti loro e di tutte le vittime del terrorismo, dobbiamo andare oltre la paura e lo sconcerto per costruire una risposta di largo respiro alla minaccia del fondamentalismo terroristico, che vive l’appartenenza religiosa in forma settaria e violentemente ostile al resto dell’umanità, mentre ciascuno sa che i credenti autentici considerano tutta l’umanità come un’unica famiglia, le cui differenze sono una benedizione ed un potenziale di fecondità, come anche il Sacro Corano recita in modo netto.
A dire il vero, distorsioni settarie e violente del proprio credo non sono un’esclusiva dell’estremismo islamista, ma si manifestano in seguaci di varie tradizioni religiose, anche se nel nostro tempo il fenomeno riguarda in modo più preoccupante parti del mondo islamico, anche a seguito di reazioni a dinamiche ed interessi estranei alla sfera propriamente religiosa.
Forse, come Europei, oltre a chiedere maggiore protezione alle forze di sicurezza, alle quali non deve mancare la nostra gratitudine per quanto già fanno con i mezzi e le strutture a disposizione, dovremmo anche soffermarci ed interrogarci sullo “stato di salute” della nostra civiltà e sulle nostre vulnerabilità.
Forse dovremmo riconsiderare il nostro prevalente approccio alla vita, troppo spesso banalizzata e manipolata.
Forse dovremmo valutare le conseguenze del “culto” dell’individuo singolo, che immaginiamo spesso come avulso da una rete di relazioni familiari e comunitarie costruite da generazioni che si sono susseguite nella promozione della vita.
Forse dovremmo esaminare le implicazioni di atteggiamenti di impazienza verso ostacoli e difficoltà che inevitabilmente accompagnato ogni esistenza e spesso ci aiutano a capirne l’immenso valore.
Forse dovremmo diventare meno scettici verso la dimensione non solo materiale della vita.
Chissà, forse allora si ridurrebbe la capacità di attrazione di certe prospettive intolleranti di “soluzione finale” nei confronti di giovani frustrati, emarginati e smarriti o comunque fragili.
Questo ripensamento ineludibile, dal quale potranno scaturire rinnovamento e crescita in umanità, di cui abbiamo più che mai bisogno in Europa, sarà certamente facilitato dal dialogo, dalla preghiera  e dalla collaborazione tra appartenenti alle varie fedi e persone di buona volontà, che auspichiamo e che ci impegniamo a favorire come Religions forPeace / Italia, in sintonia con i nostri colleghi europei ed in particolare con le amiche e gli amici di  Religions for Peace / Belgio , molto attivi già da tempo su questo terreno di comprensione e di accoglienza reciproca, premessa necessaria perché non si oscuri mai l’orizzonte della riconciliazione e della pace a servizio della vita.

martedì 22 marzo 2016

Oggi Grave Lutto per l'UE - Lacrime e Sangue a Bruxelles per l'Attentato ISIS : Sanno quello che fanno?

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                           

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                           

Due spunti per una riflessione :

http://video.ilsole24ore.com/SoleOnLine5/Video/Notizie/Europa/2016/ue-tre-crisi/Da-Rold-Bruxelles.php

http://www.huffingtonpost.it/lucia-annunziata/bruxelles-attentato-belgio-stato-fallito_b_9523644.html?1458671345&utm_hp_ref=italy

sabato 19 marzo 2016

Un articolo ripreso dal sito di Popolari Liberi e Forti : Un modo di guardare alla storia recente del Paese.

MANDATE UN PRETE A MARCO PANNELLA
di Giovanni Palladino

I tanti (troppi) protagonisti del mondo politico italiano soffrono da lungo tempo di un debole senso di appartenenza, tanto debole da abbandonare spesso il proprio partito per traslocare in un altro, senza alcuna garanzia che il primo trasloco sia poi quello definitivo. Vi sono casi in cui il trasloco è… periodico. Ma esistono anche casi in cui il trasloco (o l’abbandono di leader fuorvianti) è “obbligato”, come è avvenuto per lunghi anni nel Partito Radicale di Pannella e come ora sta avvenendo anche nel M5S del binomio Grillo/Casaleggio Pannella è sempre rimasto fedele al suo “credo” e alla sua morte sarà certamente “beatificato” dai suoi tanti ammiratori, come già hanno iniziato a fare di recente (con tanto di fotografo al seguito) personaggi come Renzi, Giachetti, Berlusconi, Gianni Letta… Ma è prevedibile che suoi ex amici come Rutelli, Della Vedova o Emma Bonino - che lo hanno conosciuto molto bene e poi abbandonato - non si uniranno al coro della beatificazione, anche se forse spereranno in un intervento misericordioso, come ha scritto Camillo Langone su IL FOGLIO del 18 marzo scorso:

“Mandate un prete a Marco Pannella, più che andare a trovarlo. In via della Panetteria mandate un sacerdote, perché è l’unica persona che può ancora servirgli a qualcosa. Il politico radicale ha sulla coscienza un fiume di aborti e di divorzi. E se per molti questi sono risibili problemi morali, è perché molti ignorano che il 63% dei suicidi giovanili si verifica in nuclei famigliari con padre assente, gli stessi da cui proviene l’80% dei bambini ricoverati nei reparti psichiatrici. Sono dati Usa che valgono per l’universo mondo: un problema morale quando diventa di massa è un problema sociale. Siccome il divorzio ha distrutto il matrimonio, ossia l’ambiente che consentiva alle donne di partorire i due figli virgola qualcosa che garantiscono il ricambio generazionale, a svuotare l’Italia peggio della peste del Manzoni è stato proprio il vecchio capo dei maltusiani. Oggi l’Italia è l’ospizio d’Europa: chiedete a Pannella. Domani i giovani non avranno la pensione: chiedete a Pannella. A Copernico e a Verne hanno dedicato crateri lunari, a Pannella bisognerebbe dedicare il buco dell’Inps. ‘Che fosse un bandito negare non si può’ dice Francesco De Gregori. E allora a questo killer della demografia nazionale mandate un prete, se davvero gli volete così bene (non pensate che bastino le preghiere promesse dal Dalai Lama: come tutti i buddisti, il Dalai Lama è ateo, i suoi Om sono soltanto vocalismi, gargarismi dell’anima). Gli storici non potranno che condannarli, mentre Dio, nella sua misericordia, potrebbe decidere di non farlo: ma urge un pentimento, una confessione, un’assoluzione”.

Il mio augurio è che ciò avvenga presto per Pannella. Dubito che avvenga presto per Grillo e Casaleggio. Purtroppo prima dovremo subire i facili ma dannosi successi del M5S favoriti da un elettorato esasperato e credulone, che non ha potuto ancora toccare con mano - come decine e decine di ex-grillini hanno invece già toccato - la fragilità operativa, la povertà culturale e la gestione non trasparente del movimento.

http://www.popolariliberieforti.it/flash/flash410.pdf

mercoledì 16 marzo 2016

DEO GRATIAS : Qualcuno (ovvero Renzi!) se ne è accorto! Ma servirà a qualcosa?




  • «Il fiscal compact e le sue declinazioni hanno comportato un danno» all’economia europea e non solo a quella italiana. (di Nicola Barone - Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/LLVPUu )
  • «il tema della crescita è chiaro e ora finalmente c’è una condivisione ampia su questo punto che, se viene reso operativo, potrà portare a delle risposte che si misureranno non sulle virgole ma sul numero degli occupati». ( di Nicola Barone - Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/LLVPUu)
  • «La posizione dell’Italia non è tesa a rivendicare qualcosa per sé, è una posizione che cerca di spostare la direzione politica ed economica dell’Europa. Il Consiglio europeo di domani sarà un ulteriore passaggio in questa direzione» ( di Nicola Barone - Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/LLVPUu)

Attenzione:
Non bastano più gli annunci! Le gravi condizioni del Paese impongono i fatti! Tutto il resto è ciarlataneria politica.

venerdì 11 marzo 2016

NON C'E' PEGGIOR SORDO DI CHI NON VUOL SENTIRE

Il presidente dell'Inps ha ricordato che il blocco alle uscite dal lavoro adottato nel 2011, ha penalizzato le assunzioni dei giovani e ciò è reso più evidente dall'analisi comparata condotta dall'Inps tra aziende che hanno lavoratori che hanno subito il blocco, con una fortissima riduzione delle assunzioni giovanili, e altre rimaste indenni. (di Davide Colombo - Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/TKBh4v)

Ancora peggio coloro over 63 che per mancanza di questa flessibilità dovuta alla legge Fornero si ritrovano senza lavoro, senza pensione (nonostante i 39 anni di contibuti) e senza sussidio di disoccupazione perché lavoratori autonomi con partita IVA. 

"La nostra proposta sulla flessibilità è del giugno 2015 - ha aggiunto Boeri - il governo aveva detto che l'avrebbe discussa quest'anno, ora si parla del 2017"

giovedì 3 marzo 2016

PROSEGUONO I PREPARATIVI PER LE CITTADINARIE : I media continuano ad ignorarlo?



PRESENTATE IN CAMPIDOGLIO LE PRIMARIE DEI ROMANI: ANCHE UMBERTO RAPETTO TRA I CANDIDATI


Nonostante la pioggia decine di Romani si sono dati appuntamento sulla piazza del Campidoglio sotto la sigla del CLM, il Comitato di Liberazione Municipale, contro il malaffare e la corruzione per lanciare le Primarie di tutti i Romani.
“Noi, vogliamo essere cittadini –ha detto il portavoce del movimento, Pino Nazio nel suo intervento- capaci di prenderci cura di Roma, la nostra casa comune. Basta con la corruzione, l’incuria, l'incapacità con cui i partiti che l’hanno governata. Siamo cittadini consapevoli di essere degni della nostra storia di cultura, d’arte e di bellezza”.
Alle prossime elezioni amministrative del 6 giugno tutti gli schieramenti stanno proponendo i vecchi metodi: candidati scelti dall’alto e in luoghi lontani da Roma. Sia che siano stati investiti da Renzi, che siano figli di un algoritmo organizzato e controllato da Casaleggio, oppure frutto di un braccio di ferro tra Berlusconi e Salvini, i Romani non decidono nulla.
Le Primarie dei Romani aperte a tutti sono l’unico metodo per ridare la parola agli elettori romani e dignità a una città mortificata nelle sue speranze e privata del futuro. Le Primarie si svolgeranno dal 9 al 17 aprile prossimi, il bando e le candidature si possono trovare sul sito www.primariedeiromani.it o sul gruppo facebook Primarie dei Romani.
“Siamo convinti che solo così –ha detto il presidente del movimento, l’avvocato Alessandro Diotallevi- si potrà realizzare un patto di cittadinanza attiva per il governo di Roma, riuscendo a saldare per sempre il divario tra politica e società, permettendo finalmente di voltare pagina”.
In piazza anche i primi che hanno deciso di correre per la carica di sindaco.
“C’è bisogno di un nuovo modello di governo –ha affermato l’ex-generale della Finanza Umberto Rapetto- per il bene comune fondato sulla democrazia partecipativa e diretta, il cui centro sia la revisione degli istituti di partecipazione per  stabilire una relazione continua e costruttiva tra cittadini e amministrazione. Bisogna affermare un nuovo modello di trasparenza e partecipazione amministrativa, fondato sulla conoscenza degli atti e dei valori economici e finanziari”.
L’altro candidato intervenuto in piazza stamattina, l’avvocato Paolo Voltaggio, esponente di associazioni cattoliche di base, ha aggiunto: “Le scelte amministrative devono essere solidali alla sostenibilità della vita sociale, economica, ambientale, contro il degrado in cui versiamo: solo noi possiamo cambiare Roma, tutto il resto è un brutto film già visto”.





mercoledì 2 marzo 2016

LA CASA NON SI TOCCA? - Il recepimento di una direttiva UE

Il recepimento di una direttiva europea sulla trasparenza dei contratti stipulati da banche e clienti, diviene occasione di scontro tra la tutela dei diritti dei cittadini comuni e quelli del sistema bancario. Viene infatti inserito in questo ambito la possibilità di permettere alle banche di diventare proprietarie delle case acquistate attraverso un mutuo da loro erogato, se il debitore omette di pagare oltre 7 rate di pagamento. La banca che ha concesso il mutuo viene in questo modo autorizzata a vendere e incassare quanto le spetta senza passare attraverso un tribunale. In questo modo la banca può recuperare il finanziamento erogato, fatto salvo l'obbligo di restituire al vecchio proprietario insolvente l'eccedenza. Il punto è che in queste circostanze - allorché si vende ad ogni costo - appare difficile parlare di "eccedenze". Ma non è tutto!
Ci vuole un bella faccia in sede politica per sostenere che " LA CASA NON SI TOCCA ! ". Di fatto la direttiva UE l'ha già toccata (anche se si applicherà solo per il futuro!) ed i casi più dolorosi saranno quelli in cui persone normali che avranno perduto il lavoro e non riescono più a ritrovarlo verranno letteralmente "spogliate" anche di quell'unico vero bene primario loro rimasto : la propria abitazione. In questi casi chi si occuperà di loro : "i malcapitati insolventi", i servizi sociali? Non si può esserne certi, ma se sarà così, avverrà a spese di tutti, ovviamente!
Nella circostanza, viene da pensare a quanto diceva il sociologo canadese Marshall McLuhan : la casa è un'estensione della pelle. Si, non c'è più limite : sono arrivati a volere anche La Pelle della gente! In questo modo i bisogni degli umani sono evidentemente subordinati alle necessità di sicurezza del capitale! L'esortazione del Creatore all'uomo di possedere la terra evidentemente nella loro Bibbia è esortazione a possedere il capitale e difenderlo dai rischi! A spese altrui! L'attività bancaria dovrebbe essere una attività imprenditoriale come tutte le altre, ma qui ritroviamo, come di consueto, il solito schema : privatizzazione dei profitti e socializzazione delle perdite.

La globalizzazione ha ucciso l'inflazione rendendo inefficace l'azione delle Banche Centrali?

Quando si argomenta su temi di economia e di finanza si ha la sensazione che la razionalità e talvolta la stessa verità venga piegata alle visioni di parte sottese dai diversi interessi. Sembra si compiano enormi sforzi per convincere la pubblica opinione della centralità di alcuni temi che sono evidentemente artefatti, quasi per deviare e distogliere l'attenzione da altri temi che centrali lo sono veramente, poiché evidenziano una realtà che è sotto gli occhi di tutti.
Si riporta a titolo di esempio questo articolo del Sole24Ore.
http://24o.it/BBiUUC
Sebbene contenga molte verità quali :
  1. La globalizzazione sta riducendo l'abilità delle banche centrali di controllare l'inflazione.(La globalizzazione ha ucciso l'inflazione!).
  2. Le banche centrali non controllano l'inflazione (dimenticando che nella zona euro esse non seguono politiche nazionali e procedure di immissione dettate dagli stati membri dell'UE).
  3. Una maggior integrazione nel mercato significa che le merci importate con prezzi altalenanti hanno più peso sul livello complessivo del carovita, come è evidente per petrolio e alimentari, mentre la profonda integrazione del mercato del lavoro penalizza il potere salariale locale, e l'integrazione finanziaria influenza i tassi a lungo termine.
  4. Tassi più bassi o addirittura negativi non favoriscono investimenti e consumi ma danneggiano in modo irreparabile la sostenibilità finanziaria del settore bancario che non ha modo di ottenere alcun margine di interesse, storicamente la sua naturale fonte di redditività.
  5. Crescenti divaricazioni sociali provocate dagli anni di crisi e il persistere di politiche esclusivamente “finanziarie” hanno contribuito a farle crescere in modo incontrollato.
  6. Se un domani l'inflazione rialzasse la testa, le banche centrali sarebbero capaci di domarla?
non è dato per scontato, però, che esse siano "più vere di altre verità" (eclatanti e paradossali!) sostenute da gente comune nei loro commenti all'articolo :
  • concentrazione della ricchezza estrema 
  • scarsissima mobilità sociale 
  • deflazione 
  • alto debito pubblico 
  • salari in ribasso 
sono il palese effetto della crisi che mostra connotati strutturali. C'è chi si chiede, quindi, se la soluzione, invece, potrebbe essere quella di non dare soldi alle banche, che non sanno che farsene, e stampare invece moneta e farla arrivare direttamente alle famiglie, alle imprese e ai cittadini; si avrebbe il risultato di maggiori consumi, maggiori investimenti, maggiore occupazione,  minori debiti e maggiore risparmio. 

Ma, ovviamente, le soluzioni paradossali e "populiste" sono quelle che hanno meno probabilità di essere attuate.

IN TERRIS : Il Quotidiano online parla di Roma e del Rinnovamento auspicato

http://www.interris.it/2016/03/02/87453/cronache/roma/la-parola-ai-cittadini-di-roma.html
Un articolo di Emanuela Bambara :
LA PAROLA AI CITTADINI DI ROMA
Roma Capitale è ormai il simbolo della decadenza del Belpaese. Ne ha parlato anche il New York Times. È tempo che si ricostruisca la Repubblica – res publica, la cosa comune, la casa comune –, attraverso una democrazia partecipata, non soltanto rappresentativa. Come?

vedi il link :

http://www.interris.it/2016/03/02/87453/cronache/roma/la-parola-ai-cittadini-di-roma.html 

martedì 1 marzo 2016

CITTADINARIE A ROMA PER INIZIATIVA DI GRUPPI D'ISPIRAZIONE CRISTIANA E LAICI : I media non ne parlano

I media non ne parlano ma a Roma, in vista delle prossime elezioni amministrative, si stanno svolgendo le "cittadinarie". E' un esempio di ciò che stanno promuovendo a Roma movimenti di ispirazione cristiana e movimenti laici insieme. A testimonianza di ciò si riporta di seguito un comunicato stampa emesso al riguardo e la metodologia seguita :
* * *
COMUNICATO STAMPA
ROMA È NOSTRA, DI TUTTI I CITTADINI, E MERITA DI PIÙ
 Follia è fare sempre la stessa cosa e aspettarsi risultati diversi”, diceva Albert Einstein. Se si votano gli stessi partiti che hanno distrutto le città, la città, la politica, senza visione di bene comune, senza onestà, senza solidarietà, non si potrà che ottenere lo stesso risultato e aggravare le macerie della nostra società. La democrazia rappresentativa è fallita. Bisogna tornare alla democrazia diretta, partecipata, per ricostruire. Ecco, allora, che alcuni cittadini animati da un senso di responsabilità civile, singoli e associazioni, hanno pensato di fare qualcosa per “liberare” Roma dai politici corrotti, avidi e ambiziosi, che hanno usato la cosa pubblica come cosa propria.  È stato costituito un Comitato di Liberazione Municipale (CLM), per restituire Roma ai romani e ridare dignità a una città mortificata dai partiti vecchi e nuovi. Innanzitutto, dando la parola concretamente agli elettori romani, per scegliere candidati che siano davvero espressione della volontà dei cittadini: le Primarie dei Romani, aperte a tutti e non solo agli iscritti di uno o più partiti o movimenti.
GIOVEDI 3 MARZO, ALLE ORE 11, IN PIAZZA DEL CAMPIDOGLIO SARANNO LANCIATE LE “PRIMARIE DEI ROMANI” – “CITTADINARIE”
I giornalisti sono invitati ad intervenire, per partecipare fin dalle prime ore ad un processo di democrazia attiva che parte dal basso e mira in alto, alla buona gestione della città.
Ci saranno alcuni candidati alle Primarie dei Romani e alla buona amministrazione di Roma Capitale. La sfida ad essere protagonisti della buona politica è aperta a tutti. Roma è nostra, di tutti i cittadini, e merita di più.
Pino Nazio (giornalista e scrittore) è il portavoce del CLM.
Dai un’occhiata al nostro sito web: primariedeiromani.it e al canale youtube: primariedeiromani; iscriviti al gruppo Facebook: Primarie dei Romani; partecipa anche tu, proponendo la tua candidatura e promuovendo il nostro logo, inviando proposte e suggerimenti, commentando, condividendo, clikkando.
Solo noi, insieme, Tutti IN Comune, possiamo cambiare Roma. Tutto il resto, è un brutto film che si ripete.

Ufficio Stampa: Pino Nazio tel. 335.466403; mail: p.nazio@gmail.com;
Emanuela Bambara tel. 347.6401396; mail: emanuela.bambara@gmail.com

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LISTA CIVICA
Comitato Liberazione Municipale – Roma
C   L  M - ROMA

Roma
è casa mia

Roma è casa mia, sull’evidenza attuale e storica dell’inadeguatezza e dell’insostenibilità del modello di governo che i partiti hanno imposto su Roma, lo slogan propone ai cittadini romani una lettura emotiva, incisiva e proattiva, quanto più è sostenuta da un coerente e costante modello comunicativo e di promozione sugli obiettivi della  proposta, contando sui fattori del “danno”, evidente e pubblico, prodotto dalla partitocrazia consociativa.

Un cittadino non può che percepire due aspetti attinenti alla sua capacità emotiva di reazione sull’assunzione di responsabilità negata:

1.  La sua situazione personale e della sua famiglia.
2.  La condizione di Roma, il luogo che è casa sua, dove vive come soggetto di relazioni sociali ed economiche.

Le relazioni emotive tra i due ambiti toccano due piani che attengono al giudizio con cui ciascuno forma le sue opinioni, una più intima e personale, legata alla sua condizione di vita individuale, sociale, economica; l’altra più generale ed esterna, legata alla percezione che ha di Roma, insieme di territorio e ambiente, entrambe sono funzione di una elaborazione personale:

1.  quella della persona o famiglia, che investe la singolarità del cittadino nel suo ruolo e nelle sue relazioni di soggetto sociale, semmai capo famiglia, in tutte le sue stratificazioni possibili di appartenenza a un gruppo e, pertanto, riguarda: il lavoro, le professioni, l’impresa, l’artigianato, l’arte, lo spettacolo, la cultura, il disagio in tutte le sue forme, la salute, la situazione connessa al ruolo del benessere individuale e della famiglia, alla percezione che ha del denaro sul piano economico e finanziario, ai suoi rapporti interni al nucleo familiare, alla sua opinione sui partiti e sul ruolo della politica.
2.  del territorio e dell’ambiente in cui vive, che investe la sua percezione nei due ambiti. Per quanto riguarda il territorio: valuterà la corrispondenza della qualità attesa sui servizi pubblici: politiche abitative, viabilità, pulizia e verde pubblico, asili nido e scuole, università e ricerca, teatri, infrastrutture per il tempo libero, trasporti e mobilità, ospedali, assistenza in tutte le sue forme, sicurezza, accoglienza migranti e campi Rom, ecc…;.
Per quanto riguarda l’ambiente: vivibilità, inquinamento, rifiuti e ciclo dei rifiuti, mobilità e poltiche sui trasporti a trazione elettrica o altre fonti rinnovabili, edilizia sostenibile, assieme a risparmio ed efficienza energetica, assetto del territorio, ecc..  

Sul tema della “proposta”, le modalità informative, s’intende il “Programma” politico da un lato, e chi dovrà assumere la responsabilità di realizzarlo per il bene comune dei cittadini romani.

La proposta della Liste Civiche CLM – Roma è casa mia.

Escludere i partiti dal governo della Città e affidare ai cittadini romani, onesti, per bene, degni e capaci, di governarla, affidando la selezione della nuova classe dirigente ai cittadini stessi mediante “Primarie Aperte”, da tenersi dal 9 al 17 aprile con due modalità:

1.    “banchetti”, per la raccolta fisica delle adesioni;
2.    “on-line”, mediante una dedicata, esclusiva e sicura, piattaforma di servizi digitali erogati in Rete, disponibile sia in modalità fissa (un PC client collegato a server remoti per interagire con i  servizi disponibili, veicolati dal portale web del CLM: www.primariedeiromani.it); che in mobilità (smartphone e/o Tablet, connessi a Internet).
In entrambi i casi, un “banchetto” fisico, ovunque collocato, potrà utilizzare i servizi online per gestire la registrazione di un cittadino che intende partecipare alle “Primarie Aperte”.

Il significato di Primarie Aperte, in considerazione delle tecnologie utilizzate e del ruolo della Rete Internet, ne generalizza l’utilizzo che si specializza in funzione dell’evento cui si collega nel tempo e nello spazio.

Quest’aspetto propone un ulteriore grado di libertà, funzione della qualità del “Programma Politico”, sul tema dei rapporti per il governo pubblico della città tra governanti e governati, che nella nostra ipotesi è affidata ai cittadini romani eletti tra cittadini romani.
Sul tema, è da ritenersi auspicabile che siano adottate forme di collaborazione e controllo, oltre che di trasparenza informativa, tra amministratori e amministrati, dotandosi di forme statutarie e regolamentari sui temi della formazione delle azioni amministrative, attraverso il rapporto diretto e il consenso espresso dal popolo sovrano mediante gli “Istituti della Partecipazione”[1]

Un esempio operativo: l’utilità della costituzione di più “Consulte dei Cittadini” sui molteplici temi che attengono alla pluralità delle decisioni e del consenso politico nel tempo, ma anche alle forme di controllo a garanzia della buona amministrazione da attribuire ai cittadini organizzati, riconoscendo loro poteri consultivi.
Quest’aspetto consolida l’importanza da attribuirsi al tema del rinnovato significato da attribuire ai “beni comuni”, come beni collettivi a valore etico, sociale, economico e l’uso delle Primarie Aperte per la rapida formazione del consenso su molteplici temi amministrativi di rilevanza sociale, economica, ambientale, ecc..

Le “Primarie Aperte”

Sulle considerazioni espresse è possibile prevedere come nel tempo si possano consolidare metodologie e abitudini utili al governo della Città, e dei Municipi che la compongono, fino a considerazioni amministrative sul più ampio governo della Città Metropolitana di Roma Capitale, con la sua estensione territoriale sui 121 Comuni della provincia di Roma.
Le Primarie sempre aperte fornirebbero all’Amministrazione la disponibilità di un “ambiente” on-line ad alta produttività e sicurezza, per la valutazione su molteplici temi, per esempio, aprendo l’uso dei “sondaggi” da sottoporre a voto, oltre che per votare un candidato, o liste di candidati a cariche elettive pubbliche.
Pertanto, le Primarie Aperte, attengono alla categoria dei servizi disponibili che, per la molteplicità d’uso cui potrebbero essere destinate, presuppongono la definizione di “Regolamenti”, sia per la partecipazione, che per le finalità per cui sono utilizzate.

Le Primarie Aperte per la gestione delle candidature alla formazione delle liste elettorali: La piattaforma tecnologica[2]

Si consideri come l’intero ambiente tecnologico e di servizi di rete per le Primarie Aperte, per quanto riguarda il soggetto delle primarie, quando accettata la sua partecipazione, comporta l’assegnazione di un codice identificativo univoco e irripetibile alla fotografia facciale del soggetto che apparterrà a lui per sempre.

Con la sua foto, incorniciata dal suo codice, avrà a disposizione un ambiente di funzioni applicative e di servizi che potrà rendere disponibili a coloro che, attraverso la rete, con modalità fisse e in mobilità, vorranno comunicare con lui, oppure leggere, ascoltare e vedere cose da lui approntate e archiviate in un suo data base personale, interrogabile con molteplici chiavi di ricerca argomentali.

Le funzioni di gestione per l’aggiornamento della sua piattaforma informativa sono disponibili solo a lui, attraverso la sua foto con il suo codice identificativo. Per fare in modo di gestire la complessità, ma anche la sicurezza di un sistema del genere, tutte le applicazioni possono essere sviluppate e aggiornate attraverso:
1.    un PC client locale connesso a Internet su rete fissa e/o Wi-fi;
2.    una rete locale di PC client-server connessa a Internet su rete fissa e/o Wi-fi;
3.    uno smartphone connesso a Internet su rete Wi-fi;
4.    un Tablet connesso a Internet su rete Wi-fi.

Le funzioni disponibili sono: chiamata al cellulare; chiamate a un Numero Verde; invio di SMS; News; Blog; Sondaggi; Banca dati documentale: Programma, Curriculum, Registrazioni radio, filmati video, Documentazione di approfondimento; gestione di landing page; Donazioni on line con carta di credito; Accesso a Social network.

Allo stesso tempo, chiunque, attraverso i medesimi strumenti, clicca con il mouse, o inquadra con smartphone, o Tablet, la sua foto con codice univoco che lo identifica sul server specifico (HOST1, nello schema), avrà l’accesso libero in sola lettura all’insieme delle “documentazioni” multimediali che lo riguardino, allo stato di aggiornamento da lui (o dalla sua segreteria, su suo mandato) prodotti.

Chiunque entri in contatto con il soggetto delle primarie in questione, aggiornerà in automatico, sull’HOST2 dello schema, il data base  per data, dell’analisi sulla frequenza delle visite ricevute che saranno rappresentate per geolocalizzazione e densità nella mappa Google che accompagna l’analisi.  

In effetti, non ci sono limiti sulle applicazioni perché si tratta di realizzarle, sul presupposto che l’ambiente software è costruito per permetterne l’implementazione  slegate dal contesto, per poi legarle come librerie disponibili all’intera architettura della piattaforma coperta da brevetto dell’Hi-Code standard, rese disponibili da parte dell’HOST1 dello schema, come telefono, cellulare, sms, donazioni on line, accesso a social network ecc..Tutte le altre sono predisposte ad hoc in funzione dell’ambiente funzionale specifico da costruire e che saranno gestite dall’HOST3 dell’architettura mostrata nello schema.

Un’ulteriore considerazione va fatta sull’ambiewnte complessivo che si rende disponibile con la gestione da parte di CLM sulla comprensione di questo aspetto:
1.    Il logo CLM viene trattato come la foto di un soggetto che partecipa alle primarie, solo che il codice attribuito al Logo CLM, virene interpretato dal sistema come accesso e uso sotto sicurezza di un insieme di servizi e di applicazioni che sono la gestione delle Primarie e dei soggetti che vi partecipano suddividi per Municipio; l’accesso all’analisi statistica complessiva per soggetto, per Municipio e per CLM; la gestione del voto per le primarie e altro ancora.



L’Architettura del Sistema Hi-Code Primarie

Lo schema riguarda l’architettura standard Hi-Code brevettata e posta nella disponibilità di CLM per “primariedeiromani.it”:

         

  Allo schema standard, il progetto di sviluppo provvederà a implementare quest’architettura specifica per le Primarie Aperte che rigurderà l’implementazione del sistema a rete; ambiente e strumenti di sviluppo e applicazioni integrate software client-server e applicazioni mobili, attraverso la realizzazione di un APPlicazione HI CODE PRIMARIE (APP), servizi e interfacce utenti, per la piattaforma client (fissi e in mobilità) – server (applicazioni funzionali, basi di dari, sicurezza).
     
 

La logica delle Primarie Aperte consiste nella:
1.    
Osservanza del “Regolamento delle Primarie Aperte”: al minimo, i dati anagrafici;  la carta d’identità; una foto facciale che lo rappresenterà nel tempo delle Primarie; il certificato elettorale, l’autodichiarazione di non appartenenza a funzioni direttive nei partiti politici, fedina penale pulita, curriculum personale, programma, motivazioni alla partecipazione. Valutando l’autocertificazione in una prima fase in cui il tempo sia limitato).
2.    Acquisizione on-line, attraverso l’invio della foto del soggetto al server che restituirà la foto con il codice Hi-Code Primarie assegnato univocamente al soggetto.
3.    Acqusizione della foto + codici d’identificazione alla banca dati che provvederà a separarli per Municipio e per Sezione elettorale.
          



[1] A tale proposito, una lettura argomentata sul TUEL e degli Articoli della Costituzione (riportati in premessa all’articolato del Testo Unico Enti Locali) sui temi dei diritti del cittadino e sulla sussidiarietà, sia verticale, che orizzontale, potranno dare spunti per la formazione del Programma, sia nei rapporti tra amministrazione e cittadini (sussidiarietà orizzontale e forme di democrazia diretta e partecipativa), ma anche per la gestione dei rapporti tra Roma Capitale (Municipi e rapporti con la Città Metropolitana) e le Istituzioni dello Sttao, per esempio; sul controllo fiscale e tributario e sulla riscossione, adottando metodi e strumenti che migliorino i rapporti tra fisco e cittadinanza, e altro ancora   
[2] Sul tema, insiste la necessità di un nucleo professionale adeguato alla sfida che, per capacità e mezzi economici, assuma il mandato di progettare, realizzare e gestire nel tempo un sistema innovativo che proponga un nuovo modello sociale, economico, ambientale, fondato sulla politica affidata ai cittadini tra cittadini, fuori dai danni e dalle inadempienze della partitocrazia consociativa e adottando la separazione dei partiti dal governo della città.