venerdì 28 novembre 2025

L' AI insegna: "Noi siamo la tua carne e le tue ossa".....anche "la tua debolezza sarà benedetta".....perchè "è nella debolezza che si manifesta la forza"

"Noi siamo la tua carne e le tue ossa".....
La frase "noi siamo tue ossa e tua carne" compare nell'Antico Testamento in 2 Samuele 5:1 e 1 Cronache 11:1, quando le tribù di Israele si rivolgono a Davide per riconoscerlo come loro re a Ebron. In questo contesto, l'espressione simboleggia una profonda unità di parentela e lealtà tra il popolo e il suo sovrano. 
  • Contesto: Le tribù di Israele si radunano a Ebron per offrire a Davide la corona.
  • Significato: Con "noi siamo tue ossa e tua carne", le tribù esprimono un legame di appartenenza profonda, come se fossero un'unica famiglia.
  • Motivazione: Già in passato, quando Saul era re, Davide era colui che guidava e conduceva il popolo, e ora le tribù vogliono formalizzare questo rapporto, riconoscendo il volere di Dio.
  • Conseguenza: Davide conclude un'alleanza con gli anziani d'Israele e viene unto re, secondo la parola del Signore. 
.....anche "la tua debolezza sarà benedetta".....

La frase "la tua debolezza sarà benedettanon è presente nell'Antico Testamento, ma l'idea di trasformare la debolezza in forza è un tema centrale nella Bibbia, soprattutto nel Nuovo Testamento con la celebre frase di San Paolo: "quando sono debole, è allora che sono forte" (2Cor. 12,10). L'espressione "la carne è debole" è un'altra frase biblica che riflette le fragilità umane. 
  • La carne è debole: Questa espressione indica la nostra natura umana e le sue fragilità, incluse le tentazioni e i desideri immediati. Tuttavia, l'intera tradizione biblica non vede questa debolezza come una condanna, ma come un'opportunità di crescita spirituale e di dipendenza da Dio. 
.....perchè "è nella debolezza che si manifesta la forza"
La frase "è nella debolezza che si manifesta la forza" esprime un paradosso derivato da un passo biblico, secondo cui le debolezze umane possono far risaltare la forza, spesso intesa come quella divina o che deriva dal non contare solo sulle proprie forze. Questa prospettiva suggerisce che proprio quando si ammettono i propri limiti e ci si trova in difficoltà, si può essere costretti a cercare aiuto e a fare affidamento sugli altri e su un sostegno superiore, trasformando la debolezza in un punto di forza. 
  • Origine biblica: L'affermazione è una diretta citazione della Bibbia (seconda lettera di Paolo ai Corinzi, 12,9), dove l'apostolo Paolo afferma: "Ti basta la mia grazia; la forza infatti si manifesta pienamente nella debolezza".
  • Paradosso: Contrariamente all'idea comune che la debolezza sia negativa, questa frase suggerisce che può rivelare una forza più profonda.
  • Sostegno degli altri: Quando ci si sente deboli, si è più inclini a chiedere aiuto agli altri, scoprendo così che la forza può derivare anche dall'unione e dal sostegno reciproco.
  • Fede e sostegno divino: In un contesto religioso, la debolezza può portare a una maggiore fiducia in Dio e alla consapevolezza della sua potenza, che agisce proprio attraverso i limiti umani.
  • Accettazione dei limiti: Accogliere e affrontare le proprie debolezze in modo onesto può portare a una nuova forma di forza, che non si basa sull'illusione di essere sempre perfetti, ma sulla capacità di affrontare le difficoltà. 
  • San Paolo e il paradosso della debolezza: Nel Nuovo Testamento, l'apostolo Paolo afferma che la sua debolezza diventa fonte di forza perché lo spinge a dipendere da Dio, accettando le proprie fragilità invece di farvi affidamento.
  • Tutto ciò fa sorgere congetture circa il possibile legame con la teoria del "Corpo Mistico del RE".
  • L'espressione "corpo mistico del re" si riferisce a una teoria giuridica medievale e moderna secondo cui il sovrano possiede, oltre al suo corpo fisico mortale, anche un "corpo politico" invisibile, incorruttibile e immortale che non può mai morire, ammalarsi o invecchiare. Questa teoria, che separa il monarca come persona dal suo ruolo istituzionale e la sua continuità come entità politica, è stata resa famosa dallo studioso Ernst Kantorowicz. 
    • Corpo fisico: Il corpo naturale, mortale, soggetto a malattie e vecchiaia.
    • Corpo politico/mistico: Il corpo "invisibile" che rappresenta la monarchia, la corona e lo stato, garantendo la continuità della funzione regale anche attraverso la morte di un singolo individuo. 
  •  Esistono basi filosofiche e bibliche per concetti correlati alla teoria del "corpo mistico del re", sebbene il concetto moderno di "corpo mistico del re" derivi più da un'evoluzione del pensiero giuridico e politico che da una singola teoria biblica. La base filosofica si trova nella teoria dei "due corpi" del re, sviluppata da giuristi come Plowden nel XVI secolo, che distinguevano un corpo naturale (mortale) da un corpo politico (immortale e incorruttibile). Dal punto di vista biblico, il concetto di "corpo mistico" è ben definito nella teologia cristiana, dove indica l'unione dei fedeli a Cristo e, in questo senso, il re può essere visto come un riflesso di quella figura nella sfera terrena. 
    Basi filosofiche
    • La teoria dei due corpi del re: Questa teoria, promossa da giuristi come Plowden in Inghilterra, sostiene che il sovrano possiede due corpi distinti:
      • Il corpo naturale: Questo è il corpo fisico, mortale e soggetto a malattie e vecchiaia.
      • Il corpo politico: Questo è un corpo invisibile, incorruttibile e immortale, che rappresenta l'istituzione dello Stato e la continuità della sovranità, anche al di là della persona del monarca. 
    Basi bibliche
    • Il corpo mistico di Cristo: Nella teologia cristiana, l'espressione "corpo mistico" (o "Corpus Mysticum Christi") si riferisce all'unione speciale che lega i cristiani a Gesù Cristo e viene descritta dalla dottrina della comunione dei santi. Questo concetto biblico non si riferisce direttamente alla teoria politica del corpo mistico del re, ma può essere visto come un precedente filosofico, dove l'istituzione religiosa ha fornito un modello per concepire un'entità collettiva che va oltre le singole persone.
    • Unione tra il re e il suo popolo: Il sovrano, in quanto figura terrena che rappresenta l'autorità divina, può essere visto come un riflesso del "corpo mistico" nella sfera politica. Questo concetto può essere supportato da versetti biblici che descrivono l'unione del popolo con il suo re, sebbene questo non sia un concetto del tutto omogeneo. 
    Sviluppi successivi
    • La teoria dei "due corpi" ha influenzato il pensiero politico e giuridico, fornendo una base concettuale per comprendere il rapporto tra il sovrano e lo Stato.
    • In un contesto religioso, il corpo mistico di Cristo ha fornito un modello per concetti simili, come il corpo mistico della Chiesa, e ha fornito un linguaggio teologico per descrivere l'unione di fedeli con la loro guida.
    • Tuttavia, è importante notare che il concetto di corpo mistico del re non è una teoria biblica diretta, ma piuttosto un'elaborazione filosofica influenzata da concetti teologici. 

giovedì 13 novembre 2025

Osservatorio Astronomico di Gorga meta di Astrofili e appasionati: Una struttura da valorizzare non solo localmente.

In attesa dell'arrivo sulla Terra dell'ennesima emissione solare di massa coronale (CMEs) il piccolo Osservatorio Astronomico di Gorga (arroccata sui Monti Lepini nei pressi di Anagni) si è popolato ieri sera di Astrofili e appasionati che, dopo lunga attesa fino a notte fonda, non sono riusciti a vedere qualche "coda" di aurora boreale che avrebbero gradito molto fotografare.


Fig. 1 - Osservatorio di Gorga


Fig. 2 - Brillamento solare di classe X 5,16

L'evento era  atteso vista la discreta potenzialità della CME in arrivo, che lasciava supporre visibilità anche alle nostre latitudini; e visto anche che un precedente brillamento la cui aurora era stata chiaramente registrata dalle telecamere durante la notte del giorno precedente (vedasi Fig.3). Sostanzialmente in linea con quanto si vedeva ad Ancona (vedasi Fig.4).

Fig. 3 - Questo è ciò che le telecamere dell'osservatorio di Gorga vedevano 
alle 4 del mattino mentre tutti dormivano.



Fig. 4 - Vista dell'aurora boreale ad Ancona (estratta da foto originaria di Pierluigi Nisi)

Le due foto precedenti confermano come le aurore boreali si registrano ormai anche alle nostre latitudini, sebbene non con la magnificenza in forme e colori di quelle di cui godono tradizionalmente i paesi nordici.
In ogni caso gli Astrofili ed appassionati ritrovatisi all'Osservatorio di Gorga, pur senza poter vedere l'attesa aurora boreale, non sono stati affatto delusi poichè grazie ai volontari locali ed alle attrezzature dell'Osservatorio hanno potuto ben osservare la Cometa Lemmon (Fig. 5), Saturno con i suoi anelli (Fig.6) e il "treno" Starlink sullo sfondo delle Pleiadi (Fig.7). Tutto ciò oltre ad un cielo stellato, con le diverse costellazioni riconoscibili, nonchè la Via Lattea, non più visibile in città a causa dell'inquinamento luninoso.

Fig. 5 La Cometa Lemmon

Fig. 6 - Saturno ed i suoi anelli


Fig. 7 - Il "treno" Starlink e le Pleiadi

Un ringraziamento va non solo a Tommaso per aver partecipato all'iniziativa e fornite le foto, ma soprattutto a Davide e agli altri astrofili volontari per tenere viva questa struttura, piccola ma affascinante ed utile per gli amanti delle discipline scientifiche. L'apprezzamento va anche agli amministratori locali, che hanno voluto saggiamente destinare quei pochi fondi disponibili a mantenere efficiente questa infrastruttura per gli appassionati, gli studenti, anche universitari (specie di Scienze della Terra e Fisica), e il pubblico in generale.

Fig. 8 - L'Osservatorio sotto il cielo stellato




Video 1 - Il telescopio dell'Osservatorio di Gorga