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lunedì 13 febbraio 2017

CALANO GLI INTERESSI SUL DEBITO PUBBLICO?

Da fonte Sole 24 Ore:
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2017-02-12/interessi-debito-calo-record-17-miliardi-2012--104112.shtml?uuid=AEMRLTU

COMMENTO:

Dopo la "cura dello spread" (a livelli >> 500 punti) ricevuta dall'Italia nel 2011-2012 è stato "relativamente semplice"  un trend in diminuzione dello spread stesso e quindi degli interessi sul debito pubblico. Oggi vediamo che lo spread tende a risalire (da quota 90-100, dov'è stato a lungo) e si è collocato quasi stabilmente da qualche settimana nell'intorno di 190-200 e le previsioni che si formulano per il futuro non sono tra le più rosee. Chi pensasse di poter utilizzare queste economie per incrementare la spesa (o anche, nel migliore dei casi, gli investimenti pubblici) avrebbe dalla sua parte l'evidenza della crisi, della disoccupazione e anche della povertà dilagante nel Paese? Probabilmente si,.....ma, se le previsioni non sono confortanti, non converrebbe un fondo che attinga da economie correnti in periodo di "grassa" per "impieghi" che vadano ad "onorare" il ripagamento degli interessi sul debito in periodi di "magra"? Ne varrebbe la credibilità internazionale del Paese (e forse un calo dello spread!), visto che da qualche anno "i mercati" intonano in coro l'inno dell'elevato debito pubblico e della necessità della sua riduzione, visto che l'Italia è oggettivamente a circa il 135% del suo PIL. 
La media europea di indebitamento - ultimamente spinta in su proprio dai più intonati nel coro - è salita nel frattempo intorno al 90%. 
Piuttosto che tenere un Paese continuamente in scacco da parte di "becchini" in attesa del "funerale" (default), per una cura definitiva della "malattia italiana" (che, però, chi può imita a dovere!) si potrebbe ricorrere - e non sarebbe una novità - ad un prelievo forzoso da parte dello Stato pari al (135%-90%)=45% del PIL per ridurre il debito pubblico in una sola soluzione. Un tale prelievo corrisponderebbe all'incirca al 10% della ricchezza privata degli italiani calcolata pari a 9 mila miliardi. Sarebbe una bella operazione che farebbe felici molti in Europa. Ma il vero dubbio è se tutto ciò risolverebbe definitivamente la questione e "l'accanimento terapeutico" nei confronti di questo Paese, che nessuno sembrerebbe voler "far morire" e che tutti vogliono in vita ma - come ormai sembra - per drenargli quanto riesce a produrre nonostante le difficoltà continue e cavillose "cure" cui è sottoposto. Una operazione di tale genere - "perequazione europea" sui patrimoni piuttosto che sulla "produzione e sulla capacità di esportazione" - non sarebbe comunque l'ennesima riprova della Teoria Monetaria Moderna che vede nel deficit e nel debito il rilascio da parte di uno Stato di ricchezza verso i suoi cittadini e al contrario nel surplus e nella riduzione del debito il ritiro di ricchezza dal settore privato?

venerdì 10 febbraio 2017

Avvertimento per l'eventuale uscita dall'Euro

AVVERTE L'ISTITUTO BRUNO LEONI :

Le conseguenze del No Euro



Per fare scelte consapevoli, bisogna riflettere sulle loro potenziali conseguenze.
Chi sostiene l'uscita dell'Italia dall'euro lo fa affermando che ce ne verrebbero due vantaggi: la possibilità di svalutare la moneta, e dunque rendere le nostre esportazioni più competitive; il sottrarsi alle regole europee sul bilancio pubblico, e dunque la possibilità di abbandonare la cosiddetta austerity.

Si tratta in entrambi i casi di vantaggi impossibili.


COMMENTO :

Può anche essere corretta l'analisi dell'Istituto Bruno Leoni, ma.....ciò che non spiega è come mai in passato - nei momenti di forte crisi -  il nostro debito lo ricomprava sistematicamente e automaticamente la Banca d'Italia e oggi (solo) "se va bene" lo compra la BCE.
La penuria di risorse disponibili e la loro salvaguardia insieme a quella dell'ambiente richiede certamente un diverso equilibrio globale rispetto agli sperperi di ricchezza e agli sprechi del passato. Il fatto poi che in un mondo "diseguale" debbano crescere i meno abbienti, può anche essere condivisibile, specie se ciò è percepito in spirito cristiano, ma in tal caso non occorre "Il Buon Esempio" da parte di tutte le economie più ricche?
Non è necessario un nuovo equilibrio che si può ri-trovare mitigando e ri-conducendo all'essenziale le ragioni del liberismo senza regole e quelle dei suoi avversari che pensano di procrastinare gli indebiti privilegi del passato?
Il dominio dell'uomo sull'uomo, attraverso la forza o il potere della moneta, non è offensivo per quella dignità a cui l'uomo stesso è chiamato?

lunedì 23 gennaio 2017

MEMENTO.....AUDERE SEMPER ? : Debito pubblico italiano 2.407 mld di dollari + 359 mld di euro?

23 gennaio 2017 11.41. Rai News annuncia (http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/ContentItem-b46e51a1-ec8f-4006-823f-6b2e91efc1bf.html) : "Secondo i dati Eurostat, il debito pubblico italiano è sceso nel terzo trimestre 2016 rispetto al trimestre precedente, passando dal 135,5% al 132,7% del Pil. Il dato indica anche un calo rispetto al terzo trimestre del 2015, quando era al 134,1%. In calo anche il debito di Grecia -2,9% (passato da 179,8% al 176,9%) e quello austriaco -2,8%, da 86,7% a 84,4%. I debiti più pesanti restano quelli di Grecia, Portogallo e Italia. - 

Ma quali sono i numeri in assoluto?
La risposta la dà la Repubblica facendo anche una piccola panoramica Ocse ed europea; vedi 
In pratica 

"Gli Stati Uniti hanno una esposizione per  18.237 mld di dollari, il Giappone a 10.557 mld e l'Italia a quasi 2.407 mld di dollari."

Ma non finisce qui perché Mario Draghi (Governatore della BCE) riaffermando che l'Italia ha ancora bisogno dell'Europa ci ricorda che 

per uscire dall' euro bisogna chiudere saldi Target 2 e l'Italia ha un passivo di 359 miliardi. 

Vedi :


Nessuno però, neppure gli euroscettici avversi all'euro, sembrano ricordare che una premessa essenziale per un simile "audace piano" implica la preventiva re-internalizzazione del debito italiano che è in mano estera (Francia, Germania, Inghilterra, etc.) per quasi il 40%.

venerdì 26 febbraio 2016

Debito pubblico, così la pagella tedesca promuove l’Italia

La forza della Verità sfora sempre i confini dello spazio e del tempo. Rendere testimonianza alla Verità è obbligo morale. Finalmente siamo giunti al riconoscimento della realtà, anche se non giungerà mai da alcuno un telegramma di scuse al Popolo Italiano e al tempo stesso di congratulazioni per il riconoscimento finalmente avvenuto.
Bene sintetizza l'articolo del Sole 24 Ore :
"i risultati sugli “Honorable States” hanno inaspettatamente messo in luce che il debito pubblico dell’Italia è tra i più sostenibili nel lungo termine, aspetto tutto sommato non secondario nella querelle europea (di Marco Fortis - Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/ObKTG4)"

http://www.ilsole24ore.com/art/commenti-e-idee/2016-02-26/debito-pagella-tedesca-che-promuove-l-italia-073632.shtml?newComment=true#comments