giovedì 18 dicembre 2025

Idrogeno dall'acqua : Il "PUNTO" secondo ChatGPT

Di seguito trovi un riepilogo strutturato in tabella dei principali metodi oggi noti (industrializzati, dimostrativi o sperimentali) che partono dall’acqua per produrre idrogeno, con particolare attenzione al tipo di energia richiesta per la scissione dell’H₂O.

Metodi di produzione dell’idrogeno a partire dall’acqua

 



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5

Metodo

Stato di sviluppo

Principio di funzionamento

Energia necessaria alla scissione dell’acqua (note)

Elettrolisi alcalina (AEL)

Industrializzato

Corrente elettrica scinde l’acqua in H₂ e O₂ usando elettrolita alcalino (KOH/NaOH)

Energia elettrica (tipicamente 50–55 kWh/kg H₂); può provenire da fonti rinnovabili o fossili

Elettrolisi a membrana polimerica (PEM)

Industrializzato

Elettrolisi con membrana a scambio protonico

Energia elettrica; maggiore densità di corrente, adatta a rinnovabili intermittenti

Elettrolisi ad ossidi solidi (SOEC)

Pilota / pre-industriale

Elettrolisi del vapore ad alta temperatura (700–850 °C)

Energia elettrica + energia termica (calore riduce il fabbisogno elettrico)

Fotoelettrolisi (PEC)

Sperimentale

Materiali semiconduttori usano la luce per separare H₂O

Energia solare diretta (fotoni); senza elettricità esterna ideale

Fotocatalisi

Sperimentale

Catalizzatori attivati dalla luce promuovono la reazione

Energia solare; rendimenti ancora molto bassi

Cicli termochimici (es. zolfo–iodio)

Dimostrativo / R&D

Serie di reazioni chimiche chiuse che dissociano l’acqua

Energia termica ad alta temperatura (>800–900 °C), tipicamente da solare a concentrazione o nucleare

Scissione termica diretta dell’acqua

Teorico / sperimentale

Dissociazione diretta di H₂O ad altissime temperature

Energia termica estrema (>2000 °C); non praticabile industrialmente

Elettrolisi microbica (MEC)

Sperimentale

Batteri facilitano la produzione di H₂ da acqua

Energia elettrica a bassa tensione + energia biochimica

Radiolisi dell’acqua

Sperimentale / nucleare

Radiazioni ionizzanti scindono le molecole d’acqua

Energia nucleare (radiazioni); non usata a scala industriale


Sintesi rapida

·       Oggi industrializzati: elettrolisi alcalina e PEM

·       Più promettenti per il futuro: SOEC e cicli termochimici (se disponibili grandi fonti di calore pulito)

·       Ancora di ricerca: fotoelettrolisi, fotocatalisi, radiolisi

Se vuoi, posso anche:

·       evidenziare quali metodi sono davvero:       idrogeno verde,

·       confrontare efficienze e costi,

·       oppure adattare la tabella per uso didattico o presentazioni tecniche.

Hai detto:


1 Quali metodi producono davvero idrogeno verde

L’idrogeno è definito “verde” non dal metodo in sé, ma dalla fonte di energia usata per

scindere l’acqua. Tuttavia, alcuni metodi sono intrinsecamente più adatti a essere verdi.

 

Metodi potenzialmente 100% verdi

Sono verdi se alimentati esclusivamente da fonti rinnovabili (o nucleare, se accettato):

·       Elettrolisi alcalina (AEL)
Verde con elettricità da solare, eolico, idroelettrico

·       Elettrolisi PEM
Verde con elettricità rinnovabile; oggi è la più usata per impianti “power-to-hydrogen”

·       Elettrolisi SOEC
Verde se sia elettricità che calore sono rinnovabili (solare a concentrazione, geotermia, nucleare)

·       Fotoelettrolisi (PEC)
Verde per definizione: usa direttamente energia solare

·       Fotocatalisi
Verde per definizione: solo luce solare

Metodi non intrinsecamente “verdi”

Possono essere a basse emissioni, ma non rientrano sempre nella definizione classica di idrogeno verde:

·       Cicli termochimici
Verdi solo se il calore è rinnovabile (solare CSP)

·       Radiolisi dell’acqua
Associata al nucleare (talvolta classificata come “idrogeno rosa”)

·       Elettrolisi microbica
Ancora sperimentale, non classificata industrialmente

In breve

👉 Oggi, l’idrogeno verde reale sul mercato è quasi esclusivamente prodotto con elettrolisi AEL o PEM alimentata da rinnovabili.


2 Confronto tra efficienze e costi (ordine di grandezza)

I valori sotto sono indicativi e dipendono fortemente da scala, tecnologia e costo dell’energia.

Tabella comparativa

Metodo

Efficienza energetica

Costo H₂ (€/kg)

Commento chiave

Elettrolisi alcalina (AEL)

60–70%

~3–6 €

Tecnologia matura, costi più bassi oggi

Elettrolisi PEM

60–75%

~4–7 €

Più flessibile, ma catalizzatori costosi

Elettrolisi SOEC

75–85% (potenziale)

~3–5 € (futuro)

Molto efficiente, ma alta temperatura critica

Fotoelettrolisi (PEC)

5–15%

>10 €

Grande potenziale, ma lontana dalla maturità

Fotocatalisi

<5%

n.d.

Ancora ricerca di base

Cicli termochimici

40–55%

~4–6 € (stimato)

Richiedono calore >800 °C

Radiolisi

n.a.

Molto alto

Solo contesti nucleari specifici


Considerazioni chiave

·       Il costo dell’elettricità è il fattore dominante (60–80% del costo finale dell’H₂).

·       PEM e AEL sono oggi le uniche soluzioni commerciali per idrogeno verde.

·       SOEC è la tecnologia più promettente a medio-lungo termine, se integrata con fonti di calore pulito.

·       Le tecnologie solari dirette sono scientificamente affascinanti, ma non ancora competitive.


La valutazione termodinamica chiarisce perché certi metodi non potranno mai superare alcuni limiti, indipendentemente dai progressi tecnologici.

Di seguito trovi una trattazione sintetica ma rigorosa dei limiti termodinamici della scissione dell’acqua, con riferimenti diretti alle tecnologie di produzione dell’idrogeno.


1 Termodinamica fondamentale della scissione dell’acqua

La reazione è:

H2O(l)→H2(g)+12O2(g)H2O(l)→H2(g)+21O2(g)

Alle condizioni standard (25 °C, 1 bar):

·       ΔH° = +285,8 kJ/mol → energia totale richiesta (entalpia)

·       ΔG° = +237,1 kJ/mol → lavoro minimo teorico richiesto

·       TΔS° ≈ 48,7 kJ/mol → quota fornibile come calore

Significato fisico

·       ΔG → energia che deve essere fornita come lavoro (elettrico o equivalente)

·       TΔS → parte che può essere fornita come calore

👉 Nessun processo può richiedere meno di ΔG, per il secondo principio.


2 Limite teorico dell’elettrolisi (efficienza massima)

Tensione reversibile

Erev=ΔGnF≈1,23 VErev=nFΔG≈1,23 V

·       Limite assoluto per elettrolisi a 25 °C

·       Qualsiasi tensione >1,23 V implica perdite irreversibili

Efficienza termodinamica ideale

ηmax=ΔGΔH≈83%ηmaxHΔG≈83%

👉 Anche un elettrolizzatore perfetto non può superare ~83% se alimentato solo elettricamente a bassa temperatura.


3 Perché l’alta temperatura aiuta (SOEC)

All’aumentare della temperatura:

·       ΔG diminuisce

·       TΔS aumenta

·       ΔH rimane quasi costante

Esempio semplificato:

Temperatura

ΔG/ΔH

25 °C

~83%

800 °C

~70%

1000 °C

~60%

👉 Parte dell’energia viene fornita come calore, riducendo il lavoro elettrico necessario.

Limite di SOEC

·       L’efficienza elettrica può superare il 100%

·       Ma l’efficienza totale                   exergia resta ≤100%


4 Limite termodinamico della scissione termica diretta

La reazione:

H2OH2+12O2H2OH2+21O2

è fortemente spostata verso H₂O a basse temperature.

Temperatura

Grado di dissociazione

2000 K

<1%

2500 K

~3–5%

3000 K

~10%

👉 Anche a temperature estreme la conversione è bassa → servono:

·       separazioni rapide,

·       recupero di calore quasi perfetto.

Limite pratico imposto dal secondo principio + equilibrio chimico.


5 Limiti delle tecnologie solari dirette (PEC, fotocatalisi)

Qui entra in gioco la termodinamica dei fotoni.

Requisiti minimi

·       Energia per elettrone ≥ 1,23 eV

·       In pratica ≥ 1,6–2,0 eV (per sovratensioni)

Limite di Shockley–Queisser (adattato)

·       Massima efficienza teorica PEC: ~30%

·       Limiti dovuti a:

·       perdite per rilassamento,

·       ricombinazione,

·       spettro solare non sfruttabile interamente.

👉 La fotocatalisi è ancora più limitata (<10% teorico).


6 Exergia: il vero criterio di confronto

Definizione

·       Exergia = quota di energia convertibile in lavoro utile

·       L’idrogeno ha exergia                   ≈       PCI ≈ 120 MJ/kg

Confronto concettuale

Processo

Distruzione di exergia

Elettrolisi bassa T

Alta (overpotenziali)

Elettrolisi SOEC

Più bassa

Cicli termochimici

Dipende dal recupero di calore

Scissione termica diretta

Molto alta

👉 Il processo migliore è quello che distrugge meno exergia, non quello con la resa apparente più alta.


7 Conclusioni chiave (termodinamica pura)

1.     ΔG è il muro invalicabile: nessuna tecnologia può scendere sotto.

2.     L’elettrolisi tradizionale è già vicina al limite teorico.

3.     L’alta temperatura sposta il carico energetico dall’elettricità al calore, non lo elimina.

4.     Le tecnologie solari dirette sono limitate dalla fisica dei semiconduttori, non dall’ingegneria.

5.     L’exergia è il parametro corretto per confrontare processi diversi.


NOTA BENE:

1 Due affermazioni che sembrano in conflitto

Le due frasi sono:

1.     “L’alta temperatura aiuta la scissione dell’acqua”

2.     “La reazione H₂O H₂ + ½ O₂ è fortemente spostata verso H₂O a basse temperature”

In realtà:

·       la seconda spiega la prima

·       non la contraddice

Vediamo perché.


2 Equilibrio chimico: cosa dice davvero

La reazione di dissociazione è endotermica:

ΔH>0

Per la legge di Le Châtelier:

·       ↑ T → equilibrio spostato verso prodotti (H₂ + O₂)

·       ↓ T → equilibrio spostato verso reagenti (H₂O)

👉 Dire che a basse temperature l’equilibrio è fortemente verso H₂O è esattamente il motivo per cui serve alta temperatura per aiutare la dissociazione.

Non c’è opposizione logica.


3 Perché allora “l’alta temperatura aiuta” ma “non basta”

Qui entra il punto chiave.

3.1 Effetto dell’alta temperatura

·       Aumenta K(T) (costante di equilibrio)

·       Riduce ΔG(T):

ΔG=ΔH−TΔSΔGHTΔS

Quindi:

·       la dissociazione diventa meno sfavorita

·       la frazione di H₂ all’equilibrio aumenta

3.2 Ma l’aiuto è quantitativamente insufficiente

Anche a temperature molto elevate:

T (K)

Grado di dissociazione

1500

~0,1 %

2000

<1 %

3000

~10 %

👉 L’equilibrio si sposta, ma non abbastanza per un processo industriale semplice.

Quindi:

·       alta T aiuta (vero)

·       non rende la scissione diretta praticabile (anche vero)


4 Confronto con elettrolisi e SOEC (punto chiave)

Qui spesso nasce la confusione.

Scissione termica diretta

·       Si affida solo all’equilibrio chimico

·       Limitata da:

·       equilibrio,

·       separazione dei prodotti,

·       enorme distruzione di exergia

Elettrolisi ad alta T (SOEC)

·       NON lavora all’equilibrio chimico

·       Fornisce lavoro elettrico che forza la reazione

·       Il calore:

·       riduce il lavoro minimo richiesto

·       non deve spostare l’equilibrio da solo

 

 Qui l’alta temperatura aiuta davvero in modo decisivo, perché sostituisce lavoro con calore, cosa

 vietata nella scissione puramente termica.


5 Perché le due frasi vanno lette insieme

Mettiamole in forma rigorosa:

🔹 L’alta temperatura sposta l’equilibrio di dissociazione dell’acqua verso H₂ e O₂, ma anche a temperature estreme la conversione resta bassa; per questo la scissione termica diretta non è praticabile.

🔹 Proprio perché a basse temperature l’equilibrio è fortemente verso H₂O, servono lavoro elettrico o cicli chimici per forzare la reazione.

Letta così, la coerenza è totale.


6 Sintesi in una riga (da “manuale”)

L’alta temperatura è una condizione necessaria ma non sufficiente per la scissione dell’acqua: migliora l’equilibrio, ma solo il lavoro (elettrico o chimico) permette conversioni elevate.

 

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