Visualizzazione post con etichetta Sostenibilità. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Sostenibilità. Mostra tutti i post

venerdì 3 febbraio 2017

Prolungamento della Metro B a Roma! - PROBLEMI DI PERIFERIA?

Ad ogni cambio della guardia in Campidoglio o alla Regione Lazio si ripropone agli abitanti del quartiere di Casalmonastero il tema del prolungamento della Metro B che è stato approvato in piani regolatori della città da oltre venti anni, che ha visto gare di appalto (consorzio Ansaldo-Vianini) assegnate e poi fermate, che ha visto finanziamenti assegnati al progetto e dirottati altrove, con il risultato che chi sperava nel prolungamento della Metro B a Casalmonastero per recarsi al lavoro in centro ha fatto in tempo ad andare in pensione ed i giovani di scuola superiore del quartiere sono condannati tuttora ad una sveglia alle 6 di mattina per prendere l'autobus delle 7 e tentare di essere a scuola alle 8,15 perdendo ben oltre 2 ore al giorno che potrebbero dedicare allo studio se il prolungamento fosse stato realizzato. Basta un giro  nel quartiere di buon ora al mattino per constatare questa realtà.Peraltro, è evidente a tutti - salvo forse agli amministratori capitolini - quanto un tale prolungamento potrebbe alleggerire il traffico di punta sulle consolari Nomentana e Tiburtina e GRA e contribuire a rendere più salubre l'aria della zona che sistematicamente - per effetto del prossimale tratto di raccordo anulare intasato nelle ore di punta - fa registrare alle centraline e strumenti (privati) di misura della qualità dell'aria un balzo oltre i limiti ammissibili, che meriterebbe denuncia degli organi istituzionali responsabili per attentato alla salute dei cittadini e danno ambientale continuato. Eppure, nonostante le petizioni, gli incontri e le riunioni, nulla cambia. Gli ultimi incontri al riguardo sono stati tenuti dal Sindaco Marino per calmierare gli impeti dei comitati di quartiere di Torraccia, Casalmonastero, S. Cleto, S.Basilio e S. Alessandro, promettendo uno svincolo del progetto, salvo presentarsi successivamente in una seconda riunione a diversi mesi di distanza per annunciare la necessità di ulteriori 90 giorni per una decisione che poi non è mai avvenuta. E' un male antico che si perpetua in una Roma dalle periferie mai considerate, nonostante gli appelli papali e i suggerimenti derivanti dal semplice buon senso. E' un male legato alla visione di sfruttamento del territorio a fini individuali piuttosto che per il bene comune. Uno sfruttamento che ha reso "sistema" il metodo di urbanizzare intensivamente una zona senza portarvi prima i servizi e che approccia l'urbanizzazione intensiva partendo dall'estrema periferia (di fatto nell'Agro Romano) per elevare poi il valore dei terreni ed il prezzo degli appartamenti, man mano che la costruzione procede dalla periferia verso il centro. Non è una strategia difficile da comprendere, basta rifletterci un pochino sopra per constatare che ciò è stato fatto a Roma sino allo scempio.
Il progetto di prolungamento della Metro B doveva realizzarsi in modo tale che le imprese appaltanti si facessero carico in buona misura degli oneri, che sarebbero poi stati compensati attraverso lo strumento della concessione per lo sfruttamento intensivo del territorio per edilizia residenziale. Un'idea che nella crisi dell'edilizia abitativa e dopo la crisi di domanda ha mostrato tutti i suoi limiti nel motivare le imprese appaltanti.
Venti anni sono lunghi e diverse amministrazioni si sono succedute in Campidoglio, ma i problemi erano e rimangono sempre gli stessi : immobili ed insoluti, a prescindere da chi "pilota la macchina capitolina".
In alto loco, e persino in ambienti ecclesiastici, bisognerebbe interrogarsi seriamente se esista una relazione tra fatti di tale genere e la disaffezione verso la politica e le istituzioni che mostrano i cittadini romani, o se i cosiddetti populismi siano fondati su qualche valida ragione o siano solo frutto di ignoranza, qualunquismo e mancanza di cultura generalizzata del "popolo romano di periferia"; storicamente i "borgatari"!.
Il prossimo incontro è fissato "in Chiesa" - per VENERDì 10 FEBBRAIO 2017 h. 17.30 - teatro PARROCCHIA S. ENRICO V.le Ratto d. Sabine, 7 - CASALMONASTERO. A Don Massimiliano, il parroco, e Don Ismark, il vice-parroco, che ospiteranno nel teatro parrocchiale l'incontro, va la sincera richiesta di una Benedizione al riguardo, affinché anche questo ennesimo evento non si trasformi in una pantomima senza esiti. Forse anche qui dovremmo riflettere come la Salvezza non la si raggiunge con le sole forze umane (come le Scritture e nella fattispecie vent'anni di storia del quartiere dimostrano!), ma la si raggiunge solo affidandosi all'Intervento Divino mosso dalla paziente attesa dei parrocchiani tutti.
Con un pizzico di spirito salace, però, si può dire che comunque finisca questa storia gli abitanti di Casalmonastero potranno in ogni caso rallegrarsi e mostrare il loro rispettoso riconoscimento verso le autorità capitoline, che daranno loro e a Roma tutta una nuova attrazione : LA TELEFERICA! Un progetto innovativo che renderà Roma "smart", in linea con gli obiettivi europei onde puntare a "smart city" su tutto il territorio dell'Unione e confermare un percorso che mette al primo posto i cittadini, i loro bisogni, la sostenibilità e la qualità della vita.

venerdì 15 aprile 2016

La crisi economica in Europa non passa e si parla di "HELICOPTER MONEY" ! Soldi che piovono dal cielo?

Non è una fantasia e in gergo viene chiamata proprio così "HELICOPTER MONEY" , ma non si tratta affatto di soldi che piovono dal cielo! Si tratta di una possibile politica per far ripartire i consumi e uscire dalla crisi.

In sostanza la proposta è questa: dare più soldi a cittadini e imprese tagliando le tasse; finanziando questa operazione attraverso creazione di moneta da parte delle banche centrali diretta ad acquisti incrementali di debito pubblico. In poche parole, si tratta di tornare al concetto di monetizzazione del debito ad opera delle banche centrali. Un'idea originariamente discussa anche tanto tempo fa da Milton Friedman (1943) e più recentemente (2003) da Ben Bernanke in relazione alla deflazione giapponese. Vedi l'articolo di Vito Lops - Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/t2P5hz

Il fatto che se ne parli senza scandalo anche all'interno del Fondo Monetario Internazionale è indice della gravità della situazione e certamente segno di accusa verso le politiche finora condotte per tentare di  uscire dalla crisi ancora in atto e tutt'altro che superata.

Peraltro, "non c'è nulla di nuovo sotto il sole" perchè in Italia della problematicità della pressione e del cuneo fiscale se ne parla ormai da decenni. Ma, un conto è parlarne e un altro è mettere in atto finalmente azioni concrete.

Eppoi, siamo proprio certi che la ripartenza dei consumi e della crescita sia sostenibile per l'ambiente già compromesso e per un mondo sovrappopolato e con risorse scarse sempre più contese?

Insomma, è la storia di sempre?