mercoledì 2 marzo 2016

LA CASA NON SI TOCCA? - Il recepimento di una direttiva UE

Il recepimento di una direttiva europea sulla trasparenza dei contratti stipulati da banche e clienti, diviene occasione di scontro tra la tutela dei diritti dei cittadini comuni e quelli del sistema bancario. Viene infatti inserito in questo ambito la possibilità di permettere alle banche di diventare proprietarie delle case acquistate attraverso un mutuo da loro erogato, se il debitore omette di pagare oltre 7 rate di pagamento. La banca che ha concesso il mutuo viene in questo modo autorizzata a vendere e incassare quanto le spetta senza passare attraverso un tribunale. In questo modo la banca può recuperare il finanziamento erogato, fatto salvo l'obbligo di restituire al vecchio proprietario insolvente l'eccedenza. Il punto è che in queste circostanze - allorché si vende ad ogni costo - appare difficile parlare di "eccedenze". Ma non è tutto!
Ci vuole un bella faccia in sede politica per sostenere che " LA CASA NON SI TOCCA ! ". Di fatto la direttiva UE l'ha già toccata (anche se si applicherà solo per il futuro!) ed i casi più dolorosi saranno quelli in cui persone normali che avranno perduto il lavoro e non riescono più a ritrovarlo verranno letteralmente "spogliate" anche di quell'unico vero bene primario loro rimasto : la propria abitazione. In questi casi chi si occuperà di loro : "i malcapitati insolventi", i servizi sociali? Non si può esserne certi, ma se sarà così, avverrà a spese di tutti, ovviamente!
Nella circostanza, viene da pensare a quanto diceva il sociologo canadese Marshall McLuhan : la casa è un'estensione della pelle. Si, non c'è più limite : sono arrivati a volere anche La Pelle della gente! In questo modo i bisogni degli umani sono evidentemente subordinati alle necessità di sicurezza del capitale! L'esortazione del Creatore all'uomo di possedere la terra evidentemente nella loro Bibbia è esortazione a possedere il capitale e difenderlo dai rischi! A spese altrui! L'attività bancaria dovrebbe essere una attività imprenditoriale come tutte le altre, ma qui ritroviamo, come di consueto, il solito schema : privatizzazione dei profitti e socializzazione delle perdite.

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